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Baschi azzurri, sì al Comune che chiede i danni

L’ammissione della costituzione di parte civile del Comune, lo stralcio della posizione di uno degli imputati e il rinvio al 3 aprile 2018 per la deposizione dei testimoni dell’accusa. Ha riservato poche battute la prima udienza del processo contro la ex giunta per la convenzione con i Baschi azzurri, la onlus a cui era stata demandata la bonifica delle discariche abusive. Ieri mattina il Tribunale (Bruno Giangiacomo, Stefania Izzi e Michela Iannetta) ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune tramite l’avvocato Nicolino Zaccaria, legale dell’avvocatura comunale e ha stralciato la posizione dell’ex assessore Luigi Masciulli, per un difetto di notifica.

Si entra nel vivo nel corso della prossima udienza con le deposizioni dei testimoni che dovranno riferire sulle circostanze oggetto del procedimento penale.

Il processo è a carico dell’ex sindaco Luciano Lapenna e dei componenti dell’esecutivo in carica all’epoca dei fatti, cioè Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio, Anna Suriani, Marco Marra, Luigi Masciulli, Lina Marchesani  e Gino Marcello (questi ultimi ancora in carica).  Insieme a loro sono stati rinviati a giudizio Eustachio Frangione, responsabile dell’associazione Baschi azzurri e l’amministratore delegato della Pulchra ambiente spa, Paola Vitelli. Il reato contestato all’ex giunta e a Frangione è di abuso in atti d’ufficio e mancato rispetto delle norme in materia ambientale, mentre l’Ad Vitelli deve rispondere del solo reato contravvenzionale. I riflettori sono puntati sulla costituzione di parte civile del Comune.

“Chiedere la condanna degli imputati e il risarcimento danni e continuare ad avere due di loro, Marcello e Marchesani, nell’attuale giunta non è soltanto un atto incoerente”, sostengono Davide D’Alessandro, Alessandro d’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, “ è anche un metodo d’azione che tende a proteggere all’infinito chi non può essere protetto, al solo scopo di mantenere i già precari equilibri all’interno della maggioranza. Menna non può chiedere la condanna al mattino di chi, al pomeriggio, siede in giunta al suo fianco”.         

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

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