Pronti a salire sulle barricate. I residenti di Guardiabruna, frazione di 200 abitanti ( che durante le ore lavorative diventano 120) nel comune di Torrebruna, nell’alto Vastese si ribellano all’apertura di un centro di accoglienza gestito dalla cooperativa Matrix.
” Siamo tutti daccordo , cittadini e amministrazione”, dice il vice sindaco, Franco Preta che abita a Guardiabruna.
” Il paese vuole difendersi e difendere anche gli immigrati. Il prefetto Antonio Corona non può mandarli qui, fra persone che hanno una età media di 70 anni e vivono in condizioni disagiate a causa della viabilità disastrata e della difficoltà nell’accedere ai servizi. Non è razzismo ma una decisione razionale davanti ad una ipotesi che porterebbe altro disagio a chi c’è e non aiuterebbe affatto chi arriva”, dice Franco Preta.
Sabato pomeriggio residenti e amministratori hanno discusso dell’annunciato arrivo di una quindicina di migranti in una struttura che appartiene ad un privato originario di Guardiabruna ma che abita a San Salvo. Quest’ultimo ha chiesto al Comune l’autorizzazione ad eseguire lavori di ristrutturazione e adeguamento di uno stabile di sua proprietà per accogliere i profughi.
” Chiediamo al prefetto di venire qui di persona per rendersi conto dello stato dei luoghi. Siamo pronti a fare qualsiasi tipo di manifestazione. Vengano pure le forze dell’ordine. Non possiamo assolutamente accettare questa decisione”, dice Preta.
Il sindaco, Cristina Lella, ha parlato con il prefetto e la cooperativa in questione e assicurato alla popolazione che sarà al loro fianco indossando la fascia tricolore.
Paola Calvano (Il Centro)