Sul Cotir, il centro ricerche di contrada Zimarino cala il buio. Non solo quello mediatico e politico ma quello reale. Causa morosità ieri mattina l’Enel ha sospeso il servizio. Al centro ricerche è stata staccata la luce.
Lo strumento per la radiografia nucleare, costato 800 mila euro, a detta degli esperti vista l’interruzione della corrente elettrica avrebbe bisogno di 200mila euro per ripristino delle funzioni. Eppure due settimane fa la soluzione per il Cotir sembrava vicina. Senza utenze srà difficile portare a copimento i progetti.
Esattamente due anni fa, dopo aver atteso per mesi lo stipendio, i dipendenti del Cotir (Consorzio per la divulgazione e la sperimentazione delle tecniche irrigue) salirono per protesta sul tetto del centro ricerche. Il gesto sembrava aver dato una scossa alla vicenda. A distanza di due anni la situazione è ancora più drammatica.
Da ieri il Cotir è al buio e al gelo con conseguenze gravissime sui delicati impianti. Dalla Regione non arrivano più notizie sull’annunciato tavolo tecnico. Un’ agonia delle strutture oltre che mortificazione umana e professionale dei lavoratori. I lavoratori non parlano. Non hanno più la forza nè la voglia di farlo. E non parlano più neppure i sindacati.
Paola Calvano (Il Centro)