Il generale di brigata Massimo Nicola Masciulli è dal 24 novembre il nuovo comandante della Legione Carabinieri Toscana. Prende il posto del generale Emanuele Saltalamacchia, che lascia Firenze dopo 7 anni (non consecutivi) dove ha ricoperto l’incarico di comandante provinciale e quindi della Legione Toscana, dove si era insediato il 5 novembre 2014. Saltalamacchia – che entro l’anno dovrebbe essere promosso generale di divisione – va a Roma alla guida del Comando Carabinieri presso il Ministero degli Esteri, che assumerà da lunedì 26 novembre. Sostituirà il generale Angelo Agovino, che va a comandare la Scuola Ufficiali dei Carabinieri al posto del generale Vittorio Tomasonechiamato al Comando Generale dell’Arma.
Al passaggio delle consegne stamani alla Legione Toscana è intervenuto il comandante interregionale «Podgora» generale di corpo d’armata Ilio Ciceri, da cui dipendono i reparti territoriali dell’Arma di Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria e Marche. Tra i presenti il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, la presidente della Corte d’Appello Margherita Cassano e del Tribunale Marilena Rizzo, la presidente del Consiglio comunale di Firenze Caterina Biti in rappresentanza della città. Presenti inoltre il questore Alberto Intini e tutti i vertici militari fiorentini e toscani.
IL SALUTO DI SALTALAMACCHIA. Nel suo atteso discorso di saluto, il generale Saltalamacchia (parlando a braccio come sua abitudine) ha ringraziato tutti i carabinieri della Toscana per il quotidiano impegno in favore della cittadinanza di ogni comune. Con riferimento anche a recenti fatti di cronaca giudiziaria che hanno visto coinvolti, come accusati, alcuni militari dell’Arma in Toscana, Saltalamacchia ha sottolineato che si è trattato di «circostanze che nessuno di noi avrebbe voluto accadessero» e che «è inutile sottacere che potevano gettare un cono d’ombra sul nostro operato e soprattutto incidere su quella che poteva essere l’integrità stessa della nostra organizzazione».
«Ma siamo stati capaci di reagire saldamente uniti – ha proseguito il generale – facendo perno su quella che è la nostra grande forza. L’operosità quotidiana, competente e soprattutto silenziosa. Abbiamo avuto la forza di dimostrare che l’integrità della nostra istituzione e soprattutto la correttezza del nostro agire. La fiducia, la stima e l’affetto che le genti di Toscana in questi periodi critici ci hanno dimostrato, non ci sono mai venute meno».
CHI È IL GENERALE MASCIULLI. Il generale Masciulli, 53 anni di Vasto (Chieti), arriva dal Comando Generale di Roma dove, dopo altri incarichi, ha retto l’Ufficio Legislazione. In precedenza era stato comandante provinciale a Venezia e prima ancora comandante di compagnia a Lecce e Roma. Nel suo iniziale curriculum c’è stato anche un periodo di servizio in Toscana presso il Nucleo elicotteri di Pisa. Nel suo intervento, Masciulli si è detto certo di trovare «una squadra affiatata, competente e preparata».
«Voglio che il mio saluto – ha detto Masciulli – giunga fino all’ultimo carabiniere della stazione più piccola e remota, che spero di poter presto incontrare. Tutto questo anche per riaffermare «l’assoluta centralità dell’organizzazione territoriale dell’Arma» composta da tante stazioni sparse nella regione, definite da Masciulli «modello ineguagliabile a garanzia della presenza dei carabinieri anche nelle più piccole comunità».
Sandro Addario Primo piano