Apprezzato concerto “Mater purissima”, venerdi 8 dicembre, nella Concattedrale di San Giuseppe a Vasto in memoria di Padre Settimio Zimarino compositore abruzzese nativo della vicina Casalbordino. Per volontà della nipote, la N.D. Anna Zimarino Pennetta, sono state presentate in prima esecuzione assoluta opere musicali di notevole spessore composte da Padre Settimio Zimarino. A cantarle il soprano Lusine’ Tishinyan accompagnata all’organo dal Maestro Antonio Piovano. Una voce davvero molto bella che è riuscita a dare calore e spessore ai diversi brani interpretati per la gioia di un numeroso pubblico presente.
Padre Settimio Zimarino, al secolo Carmine Antonio, fu ordinato sacerdote francescano il 12 giugno 1908 nel convento di S. Nicola in Sulmona. Frequentò il liceo musicale “Rossini” di Pesaro (ora Conservatorio) con i maestri Zanella e Cicognani, diplomandosi in composizione nel 1916. Nel 1919 si trasferì a Lanciano, presso il convento di Sant’Antonio, dove svolse l’attività di compositore e direttore del coro nella cattedrale Santa Maria del Ponte. In quel periodo Zimarino compose opere sotto lo pseudonimo di Ezio Marino. Inoltre raccolse i canti popolari della tradizione agricola contattando direttamente i contadini, per questo viene considerato tra i promotori della rinascita della canzone abruzzese. Nel 1923 giunse a Chieti, presso il convento del Sacro Cuore. Nella città teatina assunse l’incarico di organista della cattedrale di San Giustino e per 25 anni insegnò musica nel Pontificio Seminario abruzzese. Dalla metà degli anni trenta cominciò a comporre Pastorali natalizie. Autore molto prolifico, la sua opera è formata da 749 composizioni. Essa è piuttosto eterogenea e comprende composizioni per Messe, Pensieri musicali, Mottetti, Responsi alle Litanie, Inni Sacri alle Laudi, Sonate per organo, Pastorali, Miserere, Resurrexit, Alleluia.
Il suo capolavoro viene considerato “L’Apoteosi del Poverello di Assisi” eseguito per la prima volta in versione integrale nel 2002 a Milano nella Chiesa di S. Giovanni Battista alla Creta dal Coro Luigi Gazzotti di Modena. Altre composizioni note sono quelle natalizie: “Alla fredda tua capanna”, “Venite a Betlemme”, “Venite adoremus”, “Natale cantiamo”.
Il suo stile musicale fu improntato ad una profonda semplicità (sia sul piano musicale sia su quello del contenuto) combinata con una ricchezza di suggestione e di atmosfera, per favorire la concentrazione e per far avvicinare il fedele al Divino.