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“Non sei messo tanto bene, ma la speranza…”

Caro Comune di Vasto, mi dispiace non poter partecipare al Consiglio comunale del 27 dicembre. Non è mai accaduto, ma non posso perché la protervia, l’arroganza e la prepotenza del Sindaco me lo impediscono. È inaccettabile promettere per dicembre un Consiglio comunale dedicato alla pesante delibera della Corte dei conti e rimangiarselo. È inaccettabile uscirsene con un punto all’Odg, che prevede solo ed esclusivamente una presa d’atto e inviarci una documentazione che fa acqua da tutte le parti.

È il Sindaco, caro Comune, l’unico responsabile. La dovrebbe smettere, quando incontra qualcuno di noi, di abbracciarci, baciarci e giustificarsi piagnucolando: “I capigruppo non hanno voluto, la maggioranza non ha voluto”. Lui non ha voluto. Lui è l’unico responsabile, insieme, ovviamente, al Presidente del Consiglio, che si presta a scrivere una cosa durante la conferenza dei capigruppo e ad aggiustarla, dopo, nelle segrete stanze dei “buoni uffici”, che tanto buoni non sono. Questo suo ultimo e definitivo atto conferma quanto sapevo da tempo. Menna non è il Sindaco di tutti i cittadini di Vasto, anzi lo è di una piccolissima parte, come hanno attestato i numeri delle scorse elezioni ma, ciò che è più grave, ha dimostrato di non essere un uomo delle Istituzioni. Lui da oggi entra ancor di più nel mirino politico e, dopo aver avuto un’opposizione dura ma anche aperta al confronto e al dialogo per il bene della città, ce l’avrà durissima, rigorosissima e senza sconto alcuno. Non posso consentire a nessuno, né tanto meno a chi si comporta da ultrà di una piccola e minoritaria parte politica, di offendere lo Statuto, i Regolamenti e la dignità dei Consiglieri, recitando la parte del bravo ragazzo immacolato.

Questo suo ultimo e definitivo atto, insieme al trucchetto della prima convocazione del 22 per far saltare la Commissione Vigilanza, scava un solco profondo, una ferita difficilmente rimarginabile nei rapporti politici che debbono esistere all’interno di una prestigiosa Istituzione. Prestigiosa un tempo, quando è stata servita da uomini e donne che conoscevano la finissima arte della politica e della mediazione politica. Prestigio che si è notevolmente indebolito da quando è servita da chi non perde occasione per far sentire il peso dei numeri e quando non li ha, come nel “caso Pollutri”, di fregarsene non rispettando le decisioni dell’Aula. Del resto, da un ex tesserato di Rifondazione comunista cosa aspettarsi?

A Vasto, caro Comune, esiste il Presidente del Consiglio, ma non esiste la Presidenza del Consiglio, che pure è uno dei tuoi tre organi. Non vogliono farla esistere. Hanno votato persino contro una Mozione che impegnava a rispettare un articolo del Regolamento! Sindaco e Consiglieri di maggioranza, avvocati compresi, con la nobile eccezione di Baccalà, hanno votato contro! Una cosa fuori dalla grazia di Dio, una cosa politicamente scandalosa o, molto più semplicemente, una cosa da Menna. Come mettere il bavaglio ai Consiglieri per non farli esprimere sui 12 milioni di buco della sua sciagurata Amministrazione.

Buon Natale e Buon Anno, caro Comune della Città del Vasto. Non sei messo tanto bene, ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Poi, muore anche lei, ma è l’ultima.

Davide D’Alessandro

Vice Presidente del Consiglio

davide d'alessandro

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