Lascia la macchina in sosta lungo corso Garibaldi, ma quando al ritorno trova la multa sul parabrezza perde completamente le staffe: rincorre due vigilesse e le aggredisce verbalmente. Protagonista dello spiacevole episodio un dipendente comunale che non ha gradito la contravvenzione ed ha reagito in maniera a dir poco inadeguata. Il fatto, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, ha gettato scompiglio nel Comando di polizia municipale di piazza Rossetti.
“Quando le due vigilesse sono rientrate erano talmente scosse ed agitate che abbiamo dovuto richiedere l’intervento dell’ambulanza del 118”, raccontano alcuni colleghi, “la persona multata, un dipendente comunale, non si è limitata ad aggredirle verbalmente, ha anche cercato di strappare il bollettario e le ha rincorse con la macchina, inveendo contro di loro”.
L’episodio potrebbe avere uno strascico giudiziario. Sembra infatti che le due vigilesse con contratto a tempo determinato siano intenzionate a presentare denuncia per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ieri mattina in Comune non si parlava d’altro.
“Stiamo cercando di ricostruire i fatti”, dice l’assessore alla polizia municipale, Gabriele Barisano, “al momento non posso che manifestare la mia solidarietà alle vigilesse”.
L’accaduto viene stigmatizzato dai gruppi consiliari dei movimenti civici e del centrodestra che chiedono provvedimenti disciplinari a carico del dipendente comunale.
“Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle due vigilesse che ieri sera, in pieno centro, hanno subìto uno spiacevole episodio da parte di un dipendente comunale adirato per aver trovato una multa sulla sua auto”, commentano i consiglieri, “siamo sconcertati per quanto avvenuto e, soprattutto, per il silenzio da parte del Comandante dei vigili, Giuseppe Del Moro, del sindaco, Francesco Menna, dell’assessore al ramo, Gabriele Barisano e del presidente del consiglio Giuseppe Forte. Come si difendono le Istituzioni? Come si difende un corpo dei vigili che viene offeso e bistrattato? Come si difende la divisa? Con il silenzio? Perché appena c’è una polemicuccia in seno al consiglio vengono urgentemente chiamate le forze dell’ordine e adesso neppure una parola in loro difesa? Perché il sindaco, durante la conferenza stampa di questa mattina, non ha inteso fare parola sul grave episodio? Perché non ha dato solidarietà alle due vigilesse, peraltro precarie? A che cosa è dovuto questo assordante silenzio? Tutti possono sentirsi in diritto di agire contro i vigili tanto si ottiene impunità e silenzio? Se l’avesse fatto uno di noi o un semplice cittadino, come sarebbe andata a finire? Noi andremo fino in fondo e pretendiamo piena luce sulla vicenda interessando la Commissione di vigilanza e l’intero consiglio. Un dipendente comunale non può permettersi tali comportamenti e non può ricoprire incarichi di responsabilità. Se dimostra di non averne, se perde le staffe per una misera multa, se è preda del delirio di onnipotenza, è bene che sia redarguito e sottoposto a severi provvedimenti”.
Anna Bontempo