Chi come me e Guido Giangiacomo è stato Consigliere comunale anche dal 2011 al 2016, sa che il brutto episodio che ha visto vittime le due vigilesse aggredite verbalmente da un dipendente comunale, non è una questione derubricabile soltanto a un eccesso di nervosismo. La verità è che negli ultimi anni c’è stata una precisa volontà di indebolire il Corpo dei vigili urbani. Numerose sono state le polemiche e le proteste, con i vigili che hanno manifestato persino sotto le finestre del Comune. C’è stata una precisa regia che ha inteso additare presso l’opinione pubblica la figura del vigile urbano come soggetto poco amante del lavoro, poco disponibile ai turni, poco propenso al sacrificio. Al Corpo dei vigili è stato anteposto, in molti casi, la Protezione civile sempre super lodata e super omaggiata mentre per i vigili, che non sono volontari, soltanto rimproveri e stoccate sulla stampa.
Si è creato un clima pericoloso, perché si è voluto un Corpo debole, piegato agli ordini e alle disposizioni della maggioranza amministrativa. Niente di più sbagliato. La “divisa” appartiene a tutti, è di tutti, lavora per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Se si dipinge il vigile come un lavativo, come uno spietato esecutore della legge che non perde occasione per farti la multa, è chiaro che lo si espone ai casi gravi come l’ultimo che si è verificato in corso Garibaldi.
Se chi ha responsabilità istituzionali non pensa bene del Corpo dei vigili urbani, anzi non perde occasione per sminuirlo e delegittimarlo, perché dovrebbe rispettarlo il cittadino o anche un altro dipendente comunale che si sente in diritto di ricorrere all’aggressione verbale? Se chi ha responsabilità istituzionali minaccia un Consigliere in pieno Consiglio comunale, perché un cittadino non dovrebbe sentirsi in diritto di minacciare un vigile? Se chi ha responsabilità istituzionali aspetta 24 ore per un messaggio di solidarietà e vicinanza alle due vigilesse, messaggio arrivato dopo il duro comunicato dei Gruppi consiliari dei Movimenti civici e del centrodestra, vuol dire che più di qualcosa non funziona. Se chi deve difendere l’operato delle vigilesse tarda a farsi uscire una sola parola dalla bocca, vuol dire che più di qualcosa non funziona.
Noi che ai vigili vogliamo restituire e garantire tutta la forza d’immagine e la piena legittimazione che un Corpo deve avere, pretendiamo chiarezza assoluta e decisioni nette. Vogliamo approfondire, in Commissione di Vigilanza e in Consiglio, attraverso interpellanze, tutte le eventuali responsabilità di ogni ordine e grado. Dobbiamo capire, da politici eletti con il voto dei cittadini e non nominati, se il Corpo dei vigili funziona a dovere, se due vigilesse precarie possono andare in giro senza nessun dispositivo di difesa, quali sono le criticità e come risolverle.
Vasto ha bisogno di un Comando che sia all’altezza dei tempi in un contesto e in un territorio alquanto delicati e ha bisogno di Istituzioni che sostituiscano al silenzio imbarazzato decisioni ferme e immediate. Non è facendo ammuina che si amministra una città. Ci vogliono uomini che abbiano polso e schiena dritta, altrimenti le Istituzioni diventano barzellette che non fanno neppure ridere.
Davide D’Alessandro
Vice Presidente del Consiglio