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Pedopornografia e cyberstalking, le attività della polizia postale

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, l’impegno del Compartimento “Abruzzo” della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2017 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale.

Incessante è stata l’attività di contrasto alla pedopornografia online che ha portato, oltre a numerose denunce, anche ad arresti a conclusione di impegnative attività d’indagine.

Si segnala, in particolare, tra le operazioni più significative, quella che ha portato all’arresto di un uomo della provincia di Chieti trovato in possesso di ingente quantitativo di materiale pedopornografico.

Di grande rilievo è stata poi l’attività svolta nell’ambito dell’operazione Black Shadow, condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trento, nell’ambito della quale sono state eseguite, a livello nazionale, 37 perquisizioni e 10 arresti per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

Rilevante è stata anche l’attività di prevenzione che ha comportato, tra l’altro, una assidua attività di monitoraggio della rete, monitorando oltre 1900 siti internet, diversi dei quali sono stati segnalati al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni per essere inseriti in black list per inibirne l’accesso.

Grande impegno è stato profuso anche per il contrasto al fenomeno dell’adescamento di minori online.

Diversi sono stati i casi trattati che hanno portato alla denuncia di numerose persone.

Particolarmente significative e emblematiche del fenomeno sono state due operazioni che hanno portato all’arresto di due persone, una in particolare resasi responsabile dei reati di adescamento on-line e stalking.

In entrambi i casi, si ribadisce, l’attività criminale ha avuto inizio con l’adescamento on-line di una minore.

Un aumento, rispetto al 2016,  si è registrato in materia di reati informatici contro la persona (ad es. diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate  numerosissime persone.

Il Compartimento “Abruzzo” della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha partecipato, in ambito regionale, all’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2016, si è quasi quintuplicato sino a raggiungere 28522.

Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati nei sistemi informatici, hanno colpito in modo massivo, dispiegando i loro effetti anche  nell’ambito dei rapporti commerciali.

Infatti sovente i criminali si sono  intromessi nei rapporti commerciali tra aziende dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi,  secondo un attacco denominato “man in the middle”.

Al riguardo, il Compartimento “Abruzzo” della Polizia Postale e delle Comunicazioni, oltre ad aver svolto diverse indagini che hanno portato ad indagare alcune persone autrici di siffatte condotte criminali, ha collaborato, a livello regionale,  alla recente operazione internazionale denominata “Emma3”, coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 21 Paesi Europei e di Europol, volta a identificare i c.d. “money mules”, primi destinatari delle somme provenienti da frodi informatiche e campagne di phishing, che offrono la propria identità per l’apertura di conti correnti e/o carte di credito sui quali vengono poi accreditate le somme illecitamente acquisite.

L’operazione in parola, a livello nazionale, ha consentito di identificare 37 money mules di cui 32 arrestati e 5 denunciati, nonché di bloccare oltre 150.000 €.

Nel settore del contrasto all’indebito utilizzo dei mezzi di pagamento è proseguita sia l’attività di prevenzione, svolta anche con il monitoraggio degli ATM presenti sul territorio, sia l’attività investigativa, grazie alle quali sono state arrestate tre persone in altrettante distinte operazioni.

Numerosissime, anche in tale settore, sono state le persone denunciate.

Nel settore del cyberterrorismo gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di eversione e terrorismo, a livello regionale, posti in essere anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.

Nel 2017, in estrema sintesi, il Compartimento “Abruzzo” della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha proceduto all’arresto di 5 persone, alla denuncia di 188 persone e al monitoraggio di oltre 1900 siti internet.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, anche in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni, senza però tralasciare l’aspetto formativo e informativo curato nei confronti dei docenti degli Istituti scolastici e dei genitori.

Nel corso dell’anno sono stati realizzati incontri educativi su tutto il territorio regionale, raggiungendo 4352 studenti di circa 80 Istituti scolastici, 441 docenti e 413 genitori per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: progettoscuola.poliziapostale@interno.it.

Ulteriori 11 incontri sono stati riservati alla cittadinanza attraverso Associazioni no profit ed Enti Locali.

Si evidenzia inoltre  che il 28 marzo 2017 si è tenuta a Vasto la 4° Edizione di “Una Vita da Social”, campagna itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha visto la partecipazione, oltre che della cittadinanza locale, anche di cinque scuole, per un totale di 241 studenti e 10 insegnanti.

Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network.

A disposizione degli utenti è presente la pagina facebook e twitter di “Una vita da social”, gestita direttamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove vengono pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi e dove i giovani internauti possono “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.

Grande consenso ha riscosso la campagna #cuoriconnessi, iniziativa che attraverso la proiezione di un docufilm e le testimonianze dirette dei minori vittime di prevaricazioni, vessazioni e violenze online, vuole offrire uno spunto di riflessione per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza, ma anche sulle responsabilità degli adulti.

Nella nostra regione l’incontro si è tenuto il 24 marzo 2017 presso l’Auditorium della Scuola per Ispettori della Guardia di Finanza di L’Aquila ed ha visto la partecipazione di cinque scuole e circa 200 studenti accompagnati dai rispettivi docenti.

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