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Ed a Vasto ora è boom di bed&breakfast

Rappresentano l’alternativa al più costoso albergo e vanno a braccetto con natura, cultura e gastronomia. Soddisfano il bisogno di vivere diversamente il turismo i Bed & Breakfast, strutture ricettive extra-alberghiere che a Vasto registrano una crescita esponenziale, legata con ogni probabilità anche alla disponibilità sul territorio di due riserve naturali: quella più famosa e gettonata di Punta Aderci, decantata dalle riviste specializzate e l’altra meno nota di Vasto Marina, con annessa area Sic (sito di interesse comunitario). Fatto sta che i B & B aperti in città nel corso del 2017, stando ai dati forniti dall’ufficio commercio, sono in tutto undici e vanno ad aggiungersi ai 63 già presenti per un totale di 74 attività, di cui una buona parte si concentra nel centro storico, dando vita così a quell’albergo “diffuso” di cui si parla tanto.

E’ una tendenza in linea con quella nazionale”, spiega Simone Lembo, responsabile regionale Assoturismo della Confesercenti, “i B&B danno la possibilità di vivere il turismo in maniera diversa e, soprattutto nel nostro territorio, vanno a braccetto con la natura, la cultura e la gastronomia”.

Per l’amministrazione comunale il dato è decisamente incoraggiante, perché la nascita e la crescita di queste strutture sta contribuendo alla diversificazione dell’offerta turistica. I B & B rappresentano infatti una forma di ricettività complementare e, talvolta, alternativa, alla convenzionale sistemazione alberghiera.

“Dalla lettura di questi numeri si evince che Vasto è una città accogliente”, sostiene il sindaco Francesco Menna, “l’aumento delle strutture extra-alberghiere denota non solo il coraggio della nuova imprenditoria, ma attesta alcune scelte amministrative nell’ambito soprattutto dell’ospitalità e delle iniziative. La politica dei grandi eventi determina la presenza di numerosi cittadini temporanei e premia gli imprenditori che attraverso la riqualificazione urbana di edifici fatiscenti hanno garantito ospitalità. A questa tendenza va aggiunta la crescita delle attività di servizio, relativa ai negozi di vicinato e quelle di somministrazione di cibi e bevande”.

Insomma, creare una alternativa all’albergo, con costi di gestione decisamente più contenuti, si è rivelata una idea vincente anche a Vasto, dove si va sempre più evidenziando un turismo “naturalista” orientato alla fruizione delle riserve. Quella di Punta Aderci, celebrata dalle riviste del settore come una delle mete più ambite del turismo eco-sostenibile, registra ogni estate un boom di presenze (si parla in media di circa 10mila visitatori all’anno), grazie alle manifestazioni e alle iniziative organizzate dalla Cogecstre, la cooperativa di Penne che ha in gestione il parco costiero.  La sfida è quella di riuscire a conciliare la presenza di servizi ed infrastrutture da offrire ai numerosi visitatori con politiche ambientali di tutela e di salvaguardia dei luoghi.

Anna Bontempo (IL CENTRO)        

 

 

 

 

 

 

 

 

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