C’è rabbia, delusione e anche tanto dolore nella storia di una ventenne di Vasto che ha scoperto che non solo il partner filmava a sua insaputa i loro incontri, ma quegli incontri venivano mostrati anche ai suoi amici. Lui è stato trascinato in tribunale e rischia una condanna da 6 mesi a 4 anni di reclusione. Ma nessuna condanna probabilmente riuscirà a risanare le ferite della sua anima. Amore amaro. L’uomo con cui aveva una relazione sentimentale fin dal primo incontro a sua insaputa avrebbe filmato integralmente i loro rapporti, mostrando poi le scene ad amici e conoscenti e corredando le sequenze con messaggi su whathapp.
“Per la mia cliente è stata una scoperta amara e dolorosa”, conferma l’avvocato Gianni Menna che assiste la vittima nel processo contro l’ex partner. L’accusato deve rispondere di “Interferenze illecite nella vita privata”. Il processo comincia oggi a porte chiuse. ” Il nome dell’imputato viene omesso per tutelare la mia cliente che ha sofferto abbastanza”, afferma l’avvocato Menna. Poi l’avvocato spiega.
“Per la ragazza è stato uno shock. Lei, non appena ha saputo, ha presentato una denuncia alla Procura Della Repubblica di Vasto. I magistrati hanno aperto un fascicolo e disposto accurate indagini sui fatti denunciati verificando che dal primo incontro, l’accusato avrebbe, ad insaputa della mia cliente, filmato interamente e integralmente i più intimi particolari”, afferma il legale.
Non pago delle riprese abusive, stando alle accuse, l’imputato avrebbe divulgato e mostrato a conoscenti della vittima il filmato comunicandolo poi alla ragazza con messaggi ‘whathapp’.
Davanti al comportamento dell’uomo Procura, ha deciso di citare in giudizio il presunto responsabile di un gesto indiscutibilmente vigliacco e gravemente lesivo della onorabilità della ragazza.
“È inutile rimarcare che la mia cliente ha subito un trauma interiore di notevole portata. Un trauma che, inevitabilmente peserà sulla sua futura vita sentimentale e che riporta alla mente il profondo disagio con il quale, attualmente, vengono vissuti e considerati i rapporti, sia sociali che più intimi, soprattutto tra i più giovani”, riflette amaramente l’avvocato Gianni Menna. Oggi nel corso dell’udienza il legale presenterà a nome della ragazza la costituzione di parte civile nei confronti dell’imputato, insistendo per una severa condanna.
Paola Calvano (il centro)