Il primo vagito del 2018 al San Pio è stato quello di Eva, una bellissima bambina figlia di una coppia di San Salvo. Nei primi 20 giorni di gennaio sono diversi i piccini di San Salvo venuti al mondo. Fatto che porta a sperare in una inversione di tendenza rispetto a quanto registrato dall’Istat: nascite in picchiata negli ultimi anni a San Salvo.
I dati Istat raccontano e rilevano come in città nel 2014 sono venuti alla luce 194 bambini, nel 2015 il numero è sceso a 182 per calare ulteriormente nel 2016 a 167. Discesa che, secondo i dati dell’Ufficio Anagrafe del Comune, sono proseguiti anche nel 2017 dove le nascite si sono fermate a 161.
Dati poco incoraggianti per una città di oltre 20mila abitanti in continua crescita demografica dove però le nascite sono crollate di oltre il 15% in 4 anni.
Non è servito nemmeno l’assegno di natalità conosciuto come bonus bebè, inserito dal Governo, a far migliorare la situazione. Proiettando i dati attuali entro i prossimi 10 anni le nascite potrebbero scendere sotto le 100 unità all’anno.
Probabilmente solo con la ripresa economica la rotta potrebbe essere invertita e il tasso di natalità della città tornare a crescere. San Salvo non è tuttavia l’unico comune in Abruzzo e nel Vastese in cui le culle sono sempre più vuote. Un caso emblematico è rappresentato da Liscia. Il comune che conta attualmente 700 residenti nel 2017 ha registrato una sola nascita.
Le coppie giovani prima di fare un figlio ci pensano a lungo. Un figlio si traduce in costi. Nonostante a San Salvo siano stati celebrati nel 2017 89 matrimoni, prima di fare un bebe le coppie preferiscono aspettare di raggiungere la solidità economica.
Ciò avviene fondamentalmente per due fattori: le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno numerose e mostrano una propensione decrescente ad avere figli. Si aggiunge anche il calo di fecondità, 1,34 figli per donna.
Così come avviene ormai in tutta Italia il numero medio di figli per donna scende a 1,34 (1,46 nel 2010). Le donne hanno in media 1,26 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,97 (2,43 nel 2010). La riduzione del numero medio di primi figli per donna tra il 2010 e il 2016 è responsabile per il 57% del calo complessivo delle nascite.
Paola Calvano (Il Centro)