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Casalbordino, sì alle antenne sulla torre civica

Arrivano le antenne di telefonia mobile sulla storica Torre campanaria di piazza Umberto I. Una porzione dell’edificio, sottoposto a vincolo paesaggistico, verrà data in concessione a gestori di telefonia mobile per una durata complessiva non superiore ai dieci anni e con un canone annuo (soggetto a rialzo) di 2mila euro.

Lo ha deciso la giunta comunale guidata dal sindaco Filippo Marinucci che, al fine di poter fornire un maggior servizio alla cittadinanza, ha dato il via libera alla installazione delle antenne.

Un provvedimento che sta suscitando non poche perplessità in paese per il valore storico ed architettonico, ma anche affettivo del monumento.

L’indirizzo dell’esecutivo di centrodestra è riassunto in una determina dirigenziale firmata dall’architetto Gianluca Mazzoni, responsabile del 3° settore, con cui viene approvato il bando di gara affisso all’albo pretorio on line dell’ente.

Alla gara indetta dal comune di Casalbordino possono partecipare gestori di telefonia mobile e società operanti nel settore della costruzione e della manutenzione di stazioni radio-base per telefonia mobile e fissa.

La durata della concessione è fissata in una durata non superiore ai dieci anni e avrà un canone, posto a base d’asta e soggetto a rialzo, pari a 2mila euro l’anno.

Il termine per la presentazione delle offerte da parte dei soggetti in possesso dei requisiti è fissato entro le ore 12 del 9 marzo.

Ma non mancano le polemiche per la scelta dell’amministrazione comunale ricaduta su un monumento che è assai caro ai casalesi. L’ex primo cittadino Remo Bello non esita a parlare di provvedimento “irresponsabile”.

Come ex sindaco di Casalbordino non ho mai ceduto, nella veste di rappresentante della mia comunità, a tali irresponsabili concessioni di natura esclusivamente economica e commerciale”, attacca Bello, “è veramente da miopi e superficiali, nonché irresponsabili concedere la nostra bella e storica Torre Civica al mercimonio, in barba all’arte, alla storia e alla salute della cittadinanza. E’ veramente troppo: sono dispiaciuto e rattristato”.

La Torre campanaria, alta 45 metri,è il simbolo del paese. Fu costruita nel 1901 dall’architetto Antonino Liberi, cognato di Gabriele D’Annunzio, poichè la vecchia struttura era stata abbattuta in quanto pericolante.

Anna Bontempo (Il Centro)

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