Era stato rinviato a giudizio nei mesi scorsi, insieme agli altri componenti della ex giunta, ma un errore di notifica eccepito durante la prima udienza dibattimentale ha determinato la restituzione degli atti al Gup.
Sarà vagliata giovedì prossimo, 15 febbraio, nel corso della udienza preliminare, la posizione dell’ex assessore Luigi Masciulli, rimasto coinvolto nell’inchiesta sulla bonifica delle discariche abusive, insieme all’ex sindaco Luciano Lapenna e ai componenti dell’esecutivo in carica all’epoca dei fatti, cioè Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio, Anna Suriani, Marco Marra, Lina Marchesani e Gino Marcello (questi ultimi due ancora in carica).
Insieme a loro sono stati rinviati a giudizio Eustachio Frangione, responsabile dell’associazione Baschi azzurri e l’amministratore delegato della Pulchra ambiente spa, Paola Vitelli.
Il reato contestato all’ex giunta e a Frangione è di abuso in atti d’ufficio e mancato rispetto delle norme in materia ambientale, mentre l’Ad Vitelli deve rispondere del solo reato contravvenzionale.
L’accusa per la ex giunta è aver procurato un “ingiusto vantaggio patrimoniale” all’associazione Baschi azzurri Abruzzo, la Onlus con cui il precedente esecutivo stipulò nel 2014 una convenzione per il controllo e la bonifica delle discariche abusive presenti sul territorio. Attività che per la Procura non potevano essere delegate a dei volontari, ma che avrebbero dovuto essere svolte da ditte specializzate.
Parte offesa nel procedimento è Antonio Parisi, responsabile dell’associazione Radio CB Histonium, nel frattempo sciolta.
Con il ritorno di Masciulli davanti al Gup, che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio o proscioglierlo dalle accuse, il processo sui “Baschi azzurri”, che vede il Comune parte civile, si sdoppia. Masciulli prosegue da solo, per gli altri imputati la prossima udienza è in programma il 3 aprile.
Anna Bontempo (Il Centro)