“La gara d’appalto bandita dal Comune rispetta le leggi e salvaguarda i livelli occupazionali”. E’ l’amministrazione del sindaco Manuele Marcovecchio a rompere gli indugi e a replicare al Commissario straordinario del Civeta, Franco Gerardini che ha accusato i comuni-consorziati di non rispettare lo statuto del Consorzio pubblico che prevede la possibilità di un affidamento diretto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti con la sottoscrizione di un contratto di servizio.
“Gli enti non possono procedere ad affidamenti diretti se non nei casi e con le modalità prettamente stabilite dal legislatore”, ribatte l’amministrazione, “il Tar Abruzzo, con la sentenza n. 00344 del 2016, ha accolto i ricorsi proposti da diversi operatori del settore avverso l’affidamento in house da parte di un ente locale dei servizi di igiene urbana, con conseguente annullamento dell’atto di affidamento e dichiarazione di inefficacia del contratto stipulato tra le parti. Il comune di Cupello ha bandito una procedura di gara nella quale, espressamente tutelando l’occupazione dei lavoratori del Consorzio, ha previsto l’obbligo di riassorbimento del personale impiegato nei servizi già svolti dal Civeta. Ai sensi del vigente statuto, pure evocato dal Commissario, l’art. 3 dispone che il Consorzio ha per oggetto lo smaltimento e il recupero dei rifiuti solidi urbani e assimilati (pericolosi e non), nonché speciali assimilabili, ma nulla dispone in merito al servizio di igiene urbana. Per quanto concerne invece il presunto mancato conferimento dei rifiuti “preziosi”, cioè la plastica, il vetro e il cartone, evidenziamo la superficialità di taluni nella consultazione dei documenti di gara.
Sarebbe bastato, infatti, leggere l’art. 5 del capitolato per avere evidenza che lo stesso bando ha espressamente previsto, proprio al fine di tutelare e valorizzare il Consorzio, l’obbligo per il nuovo soggetto gestore di conferire presso l’impianto del Civeta i rifiuti differenziati e non “.
Insomma, l’amministrazione comunale esclude categoricamente che con il passaggio alla nuova gestione del servizio di igiene urbana, non ci sarà da parte del Comune che ospita sul proprio territorio l’impianto di Valle Cena, alcuna diminuzione dei conferimenti in piattaforma nel 2018, sostenendo che “non risulta necessaria la rideterminazione del fabbisogno del personale ivi occupato, così come inopinatamente ribadito dal Commissario straordinario”.
Anna Bontempo (Il Centro)