Orario flessibile per conciliare gli impegni professionali con le responsabilità familiari, promozione e diffusione delle tematiche riguardanti la pari opportunità, fornire opportunità di carriera alle lavoratrici, programmare attività formative per sviluppare la crescita professionale e la carriera. Sono le azioni che l’amministrazione comunale di Cupello, guidata dal sindaco Manuele Marcovecchio, intende promuovere nel corso del triennio 2018-2020 per la realizzazione della parità tra uomo e donna sul posto di lavoro.
Il piano pubblicato all’albo pretorio dell’ente e sul sito internet istituzionale parte dall’analisi della situazione del personale dipendente in servizio a tempo indeterminato che su un totale di 23 addetti registra una prevalenza degli uomini (60,87%) sulle donne (39,13%). Il documento, che durante il periodo di pubblicazione può essere oggetto di pareri, consigli, suggerimenti e possibili soluzioni ai problemi incontrati dal personale, si sviluppa in obiettivi e azioni positive. Al primo posto c’è la formazione.
“I percorsi formativi dovranno essere, ove possibile, organizzati in orari compatibili con quelli delle lavoratrici part-time e coinvolgere tutti i lavoratori”, spiegano in Comune, “a tal fine si cercherà di privilegiare i corsi organizzati in ambito comunale”.
Molta importanza assume l’orario di lavoro che deve favorire la conciliazione delle responsabilità familiari e professionali, anche mediante una diversa organizzazione delle condizioni e del tempo di lavoro.
Via libera dunque a nuove forme di orario flessibile con particolare attenzione al telelavoro e al part-time, articolazioni orarie diverse e temporanee legate a particolari esigenze familiari e personali, agevolazioni per l’utilizzo al meglio delle ferie a favore di chi rientra in servizio dopo una maternità o dopo assenze prolungate per congedo parentale.
Non mancano, infine, azioni per lo sviluppo della carriera da perseguire in “un ambiente lavorativo stimolante al fine di migliorare la performance e favorire l’utilizzo delle professionalità acquisite”. E gli incarichi di responsabilità da sempre appannaggio del personale maschile? Secondo il piano “nel caso di analoga qualificazione e preparazione professionale vanno previsti ulteriori parametri valutativi per non discriminare il sesso femminile rispetto a quello maschile”.
Anna Bontempo (Il Centro)