Con i due imprenditori, assistiti dagli avvocati Luigi Guidone e Pier Michele Quarta del foro di Pescara, sono comparsi in giudizio anche i dirigenti del Comune di Vasto, Michele D’Annunzio e Alfonso Mercogliano, assistiti dagli avvocati Giuseppe Gileno e Alessandra Cappa. Anche per loro la sentenza è stata di assoluzione piena.
Dopo cinque anni finisce un calvario per l’impresa e per i due dirigenti comunali. Le indagini partirono nel 2013. La vicenda subì un rallentamento causato dall’impugnazione delle norme tecniche del Comune di Vasto da parte dell’imprenditore Cirotti. Un primo pronunciamento a lui favorevole fu contestato dal Comune che fece ricorso al tribunale amministrativo regionale.
Il Consiglio di Stato alla fine diede ragione a Cirotti. La Procura tuttavia contestò la lottizzazione abusiva del complesso residenziale “Il Giardino”, a due passi dal mare. Ieri il giudice del tribunale di Vasto Italo Radoccia ha rigettato l’ipotesi accusatoria che aveva determinato l’apposizione dei sigilli al complesso. Grande la soddisfazione degli indagati e dei loro difensori. «È stata restituita dignità alle persone coinvolte», commentato l’avvocato Alessandra Cappa.
Vicenda che si conclude, ancora una volta, felicemente per i due funzionari comunali coinvolti, i dirigenti Alfonso Mercogliano e Michele D’Annunzio. Solo una settimana fa la Corte d’appello aveva dichiarato inammissibile il ricorso della Procura contro la sentenza di assoluzione di quattro imputati coinvolti nella costruzione di 42 villette del Residence Plaza sequestrate nel 2012 sulla collina di Montevecchio e prima ancora a ottobre 2017 si sgonfiò la vicenda giudiziaria relativa al Molino Village, l’elegante complesso edilizio di contrada San Tommaso, non lontano proprio dal residence “Il Giardino”.
Paola Calvano (il centro)