Punta d’Erce è una Riserva naturale regionale d’Italia. E come tale va tutelata con una fruizione limitatissima. Non so se sono stati fatti studi per stabilire il carico massimo di sopportabilità antropica. Se sono stati prodotti è bene che lo siano al più presto. Dobbiamo cancellare dal nostro orizzonte culturale l’equazione riserva=turismo. Non essendo riserva integrale (esclusa, cioè, alla presenza antropica), ma solo protetta, può essere frequentata e, di conseguenza, fruita con limiti rigorosamente prefissati.
Una cosa dobbiamo ricordare. «Il concetto di bene ambientale, è costituito non dalla somma di singole cose unitarie, ma da un valore di interesse pubblico che accomuna le cose stesse in un unico complesso. La politica di protezione quindi deve stabilire quali attività umane vadano escluse, in quanto incompatibili con gli obiettivi di interesse pubblico collettivo alla conservazione e al potenziamento del bene ambientale. Da ciò deriva che dobbiamo parlare di potenziamento del bene ambientale, non di valorizzazione (il cui equivalente semantico è “mercificazione”).
Luigi Murolo