Utilizza creta, marmo, legno o pietra, destreggiandosi abilmente fra i più diversi materiali, ognuno dei quali viene trattato e plasmato con tecniche diverse, dalla forza impressa per scolpire il marmo alla gentilezza della plasticità espressa nel modellare la creta. Le sue creazioni nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili.
Incontrare Felice Tagliaferri, scrittore non vedente di fama internazionale, è stato davvero emozionante per gli studenti delle scuole vastesi che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo nell’ambito della manifestazione “Start18”, Festa Internazionale della Scultura Contemporanea.
L’incontro dal tema “Impariamo ad accarezzare le forme ed il volume della scultura”, è avvenuto nella stupenda cornice della Pinacoteca di Palazzo D’Avalos.
La manifestazione patrocinata dall’amministrazione comunale e dal Museo Tattile “Omero” di Ancona è stata inaugurata dalla professoressa Bianca Campli e dallo scultore Giuseppe Colangelo lo scorso 28 gennaio.
L’incontro con Tagliaferri, che ha intrapreso da oltre vent’anni un percorso artistico molto particolare, è stato davvero coinvolgente per gli studenti vastesi che hanno avuto modo di apprezzare la preziosa iniziativa culturale di ambito europeo che rappresenta un’opportunità, moderna e partecipativa, di celebrazione della scultura contemporanea.
Anna Bontempo (Il Centro)