Inizia il dialogo tra l’amministrazione comunale e Antonio Borromeo. Una delegazione, formata dall’assessore Gabriele Barisano e dal vice sindaco Giuseppe Forte, ha incontrato ieri il presidente dell’associazione Papi Gump con l’obiettivo di trovare una soluzione.
Sembra che i tre si siano salutati con la promessa di risentirsi subito dopo il week end. Borromeo, che è al suo sedicesimo giorno di protesta, chiede una risposta alla sua richiesta di occupazione del suolo pubblico, senza pagare la relativa tassa, per organizzare la festa del papà e della famiglia. Da sedici giorni è in piazza Barbacani, sotto il Municipio, con i suoi tazebao. Venerdì dopo la nota diramata dall’assessore al turismo, Carlo Della Penna che ha annunciato di querelarlo per alcuni post su Facebook, ha reso noto di voler iniziare lo sciopero della fame a partire da martedì. Le minoranze consiliari sono con il presidente di Papi Gump.
“Vi pare possibile che per ottenere un pezzetto di suolo pubblico per organizzare una semplice festa del papà si debba arrivare allo sciopero della fame?”, chiedono Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi. Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, “ma questa amministrazione comunale che, a ogni pie’ sospinto, dichiara di essere cattolica e cristiana, ha forse dimenticato anche l’abc del comportamento umano? Perché condurre il nome della città così in basso? Che peccato ha commesso il cittadino vastese? Siamo davvero allibiti. Solidarietà a Papi Gump ed esame di coscienza approfondito per l’amministrazione Menna. Seguiremo il caso con attenzione e, se costretti, chiederemo un consiglio comunale urgente”.
Anna Bontempo (Il Centro)
Non è una novità …dal 2002 che sono tornato a vasto …e o capito che a vasto non puoi fare niente.