Valori superiori alla norma di ammoniaca, metano, acido solforico ed anidride carbonica. Sono le sostanze che fuoriescono dalla ex discarica comunale di Vallone Maltempo, la cui presenza è stata accertata da tecnici specializzati. A lanciare l’allarme è l’associazione Eco School Ambiente e Cultura che torna a segnalare la pericolosità ambientale del sito inserito nella lista nera dell’Unione Europea e quindi soggetta a procedura di infrazione comunitaria.
“Tali sostanze, altamente tossiche, a diretto contatto con l’aria e con l’acqua piovana stanno creando emissioni maleodoranti e l’aumento di percolato nella zona sottostante al Vallone”, avverte il presidente del sodalizio, Paolo Leonzio, “i nostri volontari tecnici stanno monitorando tutti i giorni i luoghi. In caso di un eventuale peggioramento e con l’avvicinarsi della stagione estiva, l’associazione si impegna ad installare, a proprie spese, apparecchiatura adeguata alle rilevazioni del caso”.
Leonzio annuncia anche di aver dato mandato all’avvocato Antonio Boschetti del foro di Vasto di tutelare gli interessi della collettività per tutti i danni che dovessero verificarsi all’ambiente e alla popolazione in seguito alla fuoriuscita di tali sostanze.
L’allarme non è da sottovalutare se si considera che i lavori per la bonifica e messa in sicurezza della ex discarica sono fermi da circa un anno a causa di errori progettuali emersi durante l’esecuzione delle opere.
Lo stato di abbandono del cantiere lungo la strada che collega Vasto con Monteodorisio e le nevicate delle scorse settimane stanno creando non poca preoccupazione, anche alla luce della presenza nei paraggi della ex discarica di terreni coltivati e di un canile municipale. I tempi per la ripresa dei lavori non si annunciano brevi.
A causa degli errori progettuali emersi in fase di esecuzione delle opere è stato necessario ricorrere ad una perizia di variante che, comportando costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti inizialmente, ha costretto il Comune a disporre la risoluzione del contratto con il raggruppamento temporaneo di imprese Fedele Di Donato di Teramo e Cgx costruzioni generale Xodo di Porto Viro, che si era aggiudicato l’appalto nel 2016. Bisognerà quindi procedere ad una nuova gara.
Difficile prevedere i tempi per la ripresa dei lavori. L’auspicio è che il cantiere possa riaprire il prima possibile per completare gli interventi di messa in sicurezza del sito come intimato dall’Unione Europea.
Anna Bontempo (Il Centro)