Convocati in Commissione per l’esame del Bilancio di previsione 2018-2020, siamo rimasti sconcertati. Abbiamo trovato soltanto il Presidente, Nicola Tiberio, e qualche funzionario non apicale che ha cercato, barcamenandosi, di spiegare, per quello che poteva, qualche aspetto tecnico. Per il resto, nulla. Il nulla.
L’assessore al Bilancio, ossia il Sindaco Francesco Menna, clamorosamente assente. Latitante. L’intera Amministrazione, nella stesura del suo atto contabile fondamentale, lasciata nelle mani dei tecnici.
Lapenna, lui, almeno, era presente in commissione e cercava di esporre i piani (poco condivisibili) della sua amministrazione. Potevi non condividere, ma almeno la politica era presente. Noi, per discutere di un bilancio cruciale, dove continuano squilibri e ritardi clamorosi nelle riscossioni, abbiamo potuto interloquire solo con una solita, desolata, sedia vuota.
Se prima delle politiche avevamo a che fare con un’Amministrazione assente, dopo il voto del 4 marzo, dopo la bastonata del 4 marzo, appare evidente che ci troviamo di fronte a un vero e proprio fantasma.
Un’Amministrazione fuori corso, come le lire, che ogni anno, coadiuvata o meno da esperti di Guilmi, coadiuvata o meno da dirigenti in pensione che non vogliono andare in pensione, ripresenta gli stessi tristi numeri, sui quali già si è abbattuta la scure della magistratura contabile. Giovedì prossimo, in Consiglio comunale, evidenzieremo ancora una volta il fallimento cronico dell’Amministrazione Menna, un Sindaco assente, un Sindaco che non c’è. Inesistente su tutto, persino sul Bilancio.
I Consiglieri comunali
Davide D’Alessandro (Vasto2016)
Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto)
Guido Giangiacomo (Forza Italia)
Edmondo Laudazi (il nuovo Faro)
Francesco Prospero (Progetto per Vasto)
Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)