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A Vasto oggi è il giorno della “Sacra Spina”

Oggi Vasto festeggia con particolare solennità la “Sacra Spina”. Nel tardo pomeriggio, ore 18, nella chiesa di Santa Maria Maggiore ci sarà la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. A seguire la tradizionale processione con la partecipazione di associazioni, fedeli, confraternite e autorità civili e militari. Processione che potrebbe essere a rischio per le condizioni meteo.

 “La Sacra Spina è un dono fatto a tutta la città. È un patrimonio religioso per Vasto”,  ricorda il parroco emerito mons. Decio D’Angelo.

La reliquia, custodita nella chiesa di Santa Maria Maggiore, riconduce alla Passione di Gesù Cristo, essendo una delle spine della corona che venne posta sul capo di Cristo. In passato, la devozione per questa reliquia ha visto una grande partecipazione popolare, soprattutto  nei momenti di difficoltà e di pericolo per la città.

Un suggestivo inno dal titolo “Ave Spina”, dedicato alla reliquia, viene cantato durante la quintena in preparazione alla festa e il giorno stesso della ricorrenza. Nelle sue sei strofe, cantate con una singolare musica molto espressiva dell’animo religioso popolare e della sua pietà, sono espressi con vividezza aspetti fondamentali della teologia della Croce.

Lino Spadaccini, cultore di storia cittadina, scrive su NoiVastesi.
“Una buona partecipazione di fedeli, per tutta la durata della Quintena, iniziata domenica scorsa con la S. Messa celebrata da mons. Pietro Santoro, vescovo dei Marsi, è ancora una volta la dimostrazione più evidente della devozione e dell’attaccamento dei vastesi alla preziosa reliquiadonata dalla famiglia d’Avalos alla chiesa di S. Maria Maggiore.
Il suono inconfondibile della campana grande, la notevole partecipazione di fedeli e delle confraternite alla celebrazione eucaristica, il canto dell’Ave Spina e la processione per le strade del centro storico (anche se con il percorso alquanto modificato rispetto al passato), riescono ancora oggi a regalare forti emozioni e un coinvolgimento unico per questa festa ancora oggi molto sentita.”
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