“Procedura errata e sottovalutazione di una serie di elementi, fra cui le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti”. Il Wwf zona frentana e costa teatina passa sotto la lente di ingrandimento il progetto della Ecofox sull’installazione di una colonna di distillazione del biodiesel con un generatore di vapore alimentato a metano a 20 metri in linea d’aria da un sito di interesse comunitario (Sic), e presenta una serie di osservazioni allo studio di incidenza ambientale depositato dall’azienda di Punta Penna. Il documento fa riferimento a dati sulla qualità dell’aria che risalgono al lontano 1997. Mentre la Ecofox ritiene l’impatto ambientale dell’impianto “di inapprezzabile significatività”, l’associazione lancia l’allarme.
Per Fabrizia Arduini, presidente dell’associazione ambientalista, non solo la procedura è errata perché l’impianto è già installato, ma non viene considerato l’impatto delle emissioni inquinanti in atmosfera che andranno a sommarsi a quelle delle aziende esistenti nell’agglomerato. Quello della qualità dell’aria è, secondo la responsabile del Wwf, uno dei nodi centrali alla base del rilascio del parere da parte dell’ufficio urbanistico comunale diretto dall’avvocato Stefano Monteferrante.
“Ci troviamo nuovamente di fronte ad una arbitraria interpretazione delle norme vigenti relative all’applicazione dell’articolo 6 della direttiva Habitat inerente un progetto a ridosso del Sic Punta Aderci-Punta della Penna”, sostiene l’ambientalista secondo la quale nella Vinca non viene considerato l’impatto delle emissioni in atmosfera delle sostanze inquinanti volatili.
“Gli aumenti emissivi in esame si sommeranno a quelli già presenti”, sottolinea Fabrizia Arduini, “l’Azienda, tra l’altro, fa riferimento ai dati della Provincia del lontano 1997. Le preoccupazioni dell’associazione sono più che lecite a fronte della totale mancanza di dati attuali sulla qualità dell’aria, anche a fronte delle problematiche segnalate dai dipendenti del Coniv dal 2009 al 2014 inerenti esalazioni moleste ed irritanti. Se permane una difficile convivenza con le problematiche relative alla qualità dell’aria per gli esseri umani, come si può solo pensare che un aggravio di emissioni non arrechi danno all’habitat del sito di interesse comunitario?”, insiste la presidente del Wwf.
Anna Bontempo (Il Centro)