Neanche un nido lungo la costa vastese, ma solo tracce e qualche “buchetta” a Vasto Marina, nella zona lungomare Duca degli Abruzzi e nella riserva Marina di Vasto.
Il fratino, il piccolo trampoliere diventato simbolo delle spiagge in buona salute, si fa desiderare quest’anno.
Nel 2017 il primo uovo nel Vastese è stato depositato a Vasto Marina il 27 marzo. Siamo quindi in ritardo rispetto alla tabella di marcia.
“La nidificazione del fratino sta ritardando in tutta la costa abruzzese probabilmente per colpa del freddo dei giorni scorsi”, spiega Stefano Taglioli, responsabile del gruppo fratino di Vasto e guardia ecologica del Wwf, “ad oggi è stato censito un solo nido a Pineto. Siamo comunque rincuorati dalla presenza di alcune tracce e di qualche buchetta a Vasto Marina”.
Uno dei principali nemici del piccolo uccello, diventato uno dei parametri per l’assegnazione della bandiera blu, è la pulizia della spiaggia fatta con mezzi meccanici, assolutamente da evitare nel tratto meridionale del litorale di Vasto caratterizzato dalla presenza di rarissime dune. Gli altri pericoli sono i cani e gli uccelli predatori (cornacchie).
“Nei giorni scorsi sono stati effettuati lavori di pulizia a Vasto Marina e nella riserva Marina di Vasto”, aggiunge Taglioli, “è andata meglio rispetto all’anno scorso, ma siamo ancora in attesa di un disciplinare che dovrebbe regolamentare le modalità di pulizia dell’arenile e al quale ha largamente contribuito anche il Gruppo Fratino”.
Davvero lodevole l’impegno di questi volontari che sacrificano il loro tempo lavoro per dedicarlo alle attività di tutela e di censimento del fratino.
Anna Bontempo (Il Centro)