Sabato 7 aprile alle ore 19.30 si terrà il concerto della Petite Messe Solennelle. Il concerto è organizzato dall’Associazione Culturale “Il Cineocchio” si terrà il concerto rossiniano sacro che sarà eseguito all’interno della Chiesa di Santa Filomena ubicata in via Anelli (centro storico) nel monumentale complesso architettonico dei Genova Rulli. Un gioiello antichissimo questa chiesa vastese luogo un giorno di devozione e culto.
“Come associazione ci siamo riproposti in questi mesi di utilizzare questi luoghi sacri e cari ai vastesi per poter rappresentarci musica seria e sacra. Spero che anche questo tentativo di riscoprire luoghi amati nel tempo passato possa sensibilizzare le corde sensibili di molti vastesi che vivono purtroppo in zone lontane dal centro di questa nostra città. Sono certo che vorrete tutti sensibilizzare e partecipare all’ascolto di questo capolavoro rossiniano un genio italico amato nel mondo”.
“Questo lavoro, giustamente considerato il canto del cigno del genio Rossini, venne composto nel 1863 cinque anni prima che il grande italiano si congedasse dalla vita (1868), anticipando una modernità musicale che favorisce nuove direzioni estetiche della musica che avranno un successivo sviluppo superando l’ottocento e entrando nel nuovo secolo del novecento. Un capolavoro testamento musicale eseguito nel 1864 non in Italia ma in Francia. Sono 14 i pezzi di questa opera la cui invenzione armonica melodica la fa considerare un capolavoro per originalità tra musica sacra e musica profana. Capolavoro nuovo che solo in seguito verrà compreso ed amato. Un testamento spirituale che presago lui della fine della sua vita, gli fa scrivere:
«Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso.”
Kyrie per soli, coro, pianoforti e armonium;
il Gloria per soprano solo e coro, pianoforti e armonium; il Gratias agimus, un terzetto per mezzosoprano, tenore e basso;
Domine Deus, pagina affidata al tenore e preceduta da una introduzione pianistica;
Qui Tollis, duetto tra soprano e contralto introdotto anch’esso dal pianoforte;
Cum Sancto Spiritu per soli e coro che conclude la prima parte dell’opera.
Il Credo rappresenta l’inizio della seconda parte della messa ed è per coro.
Crucifixus introdotto dal pianoforte, in cui si innesta la voce del soprano;
Et resurrexit per soli e coro;
Preludio religioso per pianoforte solo, il brano strumentale più lungo dell’opera, che dura circa otto minuti;
Sanctus, un coro “a cappella”;
l’O salutaris Ostia, penultimo brano per soprano solo e pianoforte;
l’Agnus Dei chiude la sequenza dei brani della messa, pieno di intensa melodia che presagisce una visione di pace duratura intonata dal contralto, a cui fa eco il coro a voci sole e quindi le voci corali che unitamente al contralto solista ed agli strumenti concludono il capolavoro rossiniano.
Nel 1869 si rappresenta a Parigi presso il Teatro degli Italiani e poi nel teatro comunale di Bologna e poi a Parma. Mentre dobbiamo attendere molti anni, 1942 prima che questo testo sacro venisse rappresentato nella basilica di Santa Croce in Firenze dove Rossini è sepolto. Poi mano a mano è stato rappresentato a Bologna. Ma è in Francia che sovente viene eseguito.
Menna Ivo associazione il Cineocchio