Con la parola dolce si possono indicare diverse cose dalla portata finale di un pasto a uno dei quattro sapori fondamentali. Sicuramente con la parola dolce si possono intendere alimenti con caratteristiche molto diverse tra loro: caramelle, gelati, torte, prodotti da forno ecc. Tutti questi però hanno in comune la caratteristica di non apportare nutrienti essenziali, ma spesso solo di soddisfare il palato o calmare stati di ansia o insoddisfazione. In realtà il dolce potrebbe essere anche utilizzato come un naturale appagamento se, all’interno di un regime alimentare corretto, rappresenta una trasgressione saltuaria.
Saltuaria perché i dolci sono una fonte di carboidrati e grassi che apportano una notevole quantità di calorie, per cui il loro consumo non deve essere bandito, ma ridotto. Chiaramente tutto dipende dal quadro lipidico della persona e dalla sua condizione ponderale. In commercio oggi ci sono i cosiddetti dolci light come mousse, yogurt con gocce di cioccolato ed altro che possono essere inseriti in un piano alimentare tenendo conto, ovviamente, della quantità, e del momento, facilitando in questo modo l’adesione al nuovo regime alimentare.
Il momento migliore per consumare i dolci è al mattino a colazione quando il metabolismo è più alto, ma a volte con un po’ di fantasia si riescono a preparare dei dessert o degli spuntini semplici ma dolci che appagano il palato, come ad esempio della ricotta con un po’ di miele e della frutta fresca, oppure un frappè con latte, frutta e ghiaccio, anche la granita preparata in casa può rappresentare un piacevole break. Uno degli errori più grandi è quello di pensare di dire completamente addio ai dolci perché inconsciamente non si fa altro che aumentare il desiderio e quindi di esagerare quando si presenta l’occasione, come già sottolineato anche le diete ipocaloriche prevedono un dolce almeno una volta a settimana, il segreto non è solo nella quantità, ma anche nella qualità. Ad esempio alcuni trucchi possono aiutarci, come sostituire il burro con l’olio d’oliva, la farina bianca con quelle integrali, ridurre la quantità di zucchero e preferire quello di canna integrale e magari insaporire con frutta fresca. Se siamo tentati da un tiramisù, eccezionalmente si può cedere limitando la quantità a 2 cucchiai e assaporandoli lentamente. Una eccessiva rigidità nella dieta è controproducente, uno sgarro ogni tanto aiuta il nostro metabolismo e soprattutto aiuta a tenere su il morale.
Dr.ssa Manuela Di Silvio
Consulente nutrizionale- Farmacista
Rif. Pag. fb Dr.ssa Manuela Di Silvio
Nutrizione consulenza