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A rischio frana i campi del circolo tennis Vasto

Febbraio 1956. Una improvvisa frana trasforma per sempre il tessuto urbano della città, cancellando 40 ettari di terra e 150 abitazioni, il maestoso edificio postale, il palazzo Ponza e la chiesa di San Pietro si sbriciolarono in pochi minuti. Da mesi residenti, amministratori e geologi chiedono un nuovo intervento di consolidamento. Potrebbe succedere di nuovo un disastro.

L’ultimo sos è arrivato dagli sportivi che raggiungono il parco e i campi da tennis del Muro delle Lame. Sugli spalti ci sono profonde crepe. Qualche anno fa anche la collina sotto Palazzo d’Avalos, ha mostrato segni di cedimento sul muraglione di levante. Il Comune assicura che tutto è sotto controllo, la zona viene monitorata periodicamente e presto sarà risanata grazie ad un corposo finanziamento regionale. Ma che significa presto?”, chiedono gli sportivi diretti ai campi da tennis.“Da più di un anno il Comune ripete la stessa cosa”.

I più ottimisti rassicurano i residenti e ipotizzano un normale fenomeno d’assestamento.

Un fenomeno che coinvolge tutto il versante che dalla collina si affaccia sul mare. Anni fa grazie ai fondi stanziati da governo e Regione, l’impresa Di Vincenzo consolidò Via Adriatica per un fronte di 325 metri, utilizzando, 130 pannelli e 2850 metri cubi di calcestruzzo, realizzando una serie di opere drenanti. Ma le nuove ferite non fanno dormire sonni tranquilli. Cinque mesi fa la Regione annunciò ottocentomila euro per il consolidamento del costone orientale. I fondi però sono destinati a mettere in sicurezza il tratto che va da piazza Marconi alla Loggia Ambling. Il costone Adriatico reclama un intervento urgente.

A gennaio l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Forte ha sollecitato la Regione e il Genio Civile. Il servizio prevenzione multi rischio ha incaricato un geologo di effettuare una ricognizione.

Qualche settimana fa sia il sindaco Francesco Menna che l’assessore Forte sono tornati a chiedere aiuto. L’ingegnere Giovanni Masciarelli ha compiuto un nuovo sopralluogo. “Ma qui c’è bisogno di un intervento urgente“, affermano gli sportivi del Parco delle Lame .” Gli esperti avranno sicuramente raccontato quello che accade e così pure il sindaco e l’assessore Forte. Perchè nessuno li ascolta? Che cosa si aspetta , una tragedia come quella del 1956?”, protestano i residenti. Alcuni di loro hanno realizzato filmati dall’alto che pare saranno inviati alla trasmissione televisiva ” Le Iene”.

Paola Calvano (Il Centro)

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