Un pacchetto di servizi al costo annuo di 6 milioni e 241mila euro con la garanzia di raggiungere il 72% di raccolta differenziata nell’arco di dodici mesi. E’ racchiuso in queste cifre il progetto preliminare, con annesso piano finanziario, che Ecolan ha rimesso al Comune di Vasto, dopo la richiesta avanzata dal sindaco Francesco Menna di aderire al Consorzio pubblico di Lanciano, punto di riferimento per 53 comuni soci ricompresi nel territorio Frentano, Sangro-Aventino e Ortonese-Marruccino.
L’istanza è ora al vaglio del consiglio d’amministrazione della società presieduto da Massimo Ranieri, a cui il Comitato ristretto dei sindaci ha dato mandato di verificare se ci sono le condizioni per far entrare Vasto.
L’ingresso in Ecolan, qualora si dovesse concretizzare, comporterebbe l’affidamento in house del servizio di igiene urbana attualmente svolto dalla Pulchra, la società partecipata del Comune, al costo di 4.651.345, ma con una deludente percentuale di raccolta differenziata che si attesta sul 62%, senza raggiungere il tetto stabilito dalla legge (65%).
“L’amministrazione comunale di Vasto ha presentato una istanza formale di partecipazione”, spiega Massimo Ranieri, presidente di Ecolan, “che è stata portata all’attenzione del Comitato ristretto dei sindaci, il quale ha dato mandato al Cda di verificare se esistono le condizioni per far entrare Vasto. Abbiamo già presentato un progetto preliminare, con relativo piano finanziario con il quale garantiamo i servizi e il raggiungimento del 72% di raccolta differenziata al costo annuo di 6 milioni e 241mila euro. La sicurezza di poter raggiungere questa percentuale ci viene dalla esperienza maturata in questi anni con il sistema del porta a porta. A Lanciano, ad esempio, si è passati dal 28% del 2015 al 76% del 2017, con un risparmio di 72mila euro”.
L’amministrazione comunale vastese, che ha fatto stimare da una commercialista campana le quote pubbliche detenute nella Pulchra, il cui contratto scade a luglio, sembra quindi guardare con estremo favore al Consorzio di Lanciano il cui presidente sarà a Vasto martedì per partecipare ad una riunione di maggioranza.
Nella stessa giornata è in programma anche l’incontro con Gianni Petroro, legale rappresentante della Sapi, socio privato della Pulchra, le cui sorti, a questo punto, sembrano segnate. Salvo ripensamenti il Comune si sta avviando verso la dismissione del pacchetto azionario consistente nel 51% delle quote, il cui valore è stato stimato in un milione e 336mila euro dalla professionista incaricata.
E il Civeta? Dalla partita resta completamente fuori il Consorzio di Cupello che, ormai snaturato dalla sua funzione originaria proprio dai comuni che lo hanno fondato nel 1997, continuerà ad accogliere solo i rifiuti provenienti dal comprensorio.
Anna Bontempo (Il Centro)