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Il piano regolatore va in aula con nove mesi di ritardo

Circa 9 mesi di ritardo sulla tabella di marcia e 235 osservazioni presentate dai cittadini, la maggior parte delle quali accolte dal Comune. Sono le credenziali del nuovo piano regolatore che, a distanza di due anni dalla sua adozione, ritorna in aula per la definitiva approvazione.

L’argomento è l’unico punto all’ordine del giorno del consiglio comunale convocato per oggi alle 17.

Portiamo un piano adottato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, ma che abbiamo rimodellato in base alle esigenze dei cittadini”, spiega il sindaco Filippo Marinucci (centrodestra), “sono rammaricato per i ritardi, ma non siamo riusciti a definire prima la procedura, ma posso dire con soddisfazione che si tratta di un Prg rispettoso dell’ambiente”.

L’adozione dello strumento urbanistico, avvenuto a maggio del 2016, poche settimane prima delle elezioni amministrative di Casalbordino, fece non poco scalpore essendo stato votato da un unico consigliere, l’ex assessore Raffaele Turco.

Gli altri esponenti della maggioranza e della minoranza non poterono partecipare al voto per la legge sulla trasparenza: avevano tutti terreni o parenti entro il quarto grado con proprietà immobiliari.

Anna Bontempo (Il Centro)

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