Allarme frana. I capricci meteo e il ritardo degli interventi annunciati tre anni fa non aiutano il fragile territorio vastese. Alla preoccupazione espressa dai residenti di via Adriatica e dagli sportivi che utilizzano gli impianti del Muro delle Lame ieri si è unito l’appello di altri cittadini che vivono da anni situazioni di dissesto.
Preoccupazioni vengono espresse e ribadite per i movimenti franosi che interessano la balconata della Loggia Amblingh, in prossimità della Madonna della Catena, e le abitazioni Ater in località Punta Penna e da via Santa Lucia. Le stesse zone che a gennaio 2015 erano state al centro del sopralluogo in città del Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli e che ben conosce la situazione.
Il Comune condivide con i cittadini la necessità di eseguire con urgenza le opere di consolidamento sia del costone orientale, a completamento del precedente intervento, sia della balconata della Loggia Amblingh in prossimità della Madonna della Catena così come è ormai divenuto improrogabile e indispensabile il consolidamento delle abitazioni Ater di Punta Penna a tutela delle famiglie residenti.
E’ a rischio la pubblica incolumità. “Entrambi gli interventi “, ricorda l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Forte “ sono stati più volte sollecitati e segnalati alle autorità competenti al fine di ottenere i giusti finanziamenti e poter così avviare i lavori di consolidamento. L’incolumità dei cittadini e dei fabbricati che insistono nelle zone interessate dai movimenti franosi rappresentano una priorità urgentissima. Devo dire che sia il Genio Civile che la Regione hanno sollecitato il ministero competente e la macchina burocratica si è messa in moto “, aggiunge Forte che nei giorni scorsi è tornato a reclamare attenzione per Vasto.
Al momento la parte più fragile appare comunque il Muro delle Lame. Il Comune ha per questo richiesto all’ingegnere del Genio civile Nicola Masciarelli e al responsabile dei Lavori pubblici della Regione, Emilio Primavera di accelerare gli interventi programmati. Il Comune chiede in particolare alla Regione, vista l’urgenza, di utilizzare i 370mila euro già stanziati per la zona sottostante la chiesa di Sant’Antonio.
Il ministero è stato invitato a sbloccare la somma insieme ad altri 800mila euro che servono per risanare la Loggia Ambingh.
Le escursioni termiche non aiutano così come sono dannosi i periodi di siccità alternati ad abbondanti precipitazioni. Gli alberi sradicati e le crepe aumentano di giorno in giorno. La passeggiata che porta dalla chiesa di Sant’Antonio in San Pietro al Muro delle Lame è chiusa per motivi di sicurezza. La richiesta di attenzione per i problemi morfologici e geologici è unanime. Vasto ha già pagato un conto salato nel 1956 . Proprio sopra il Muro delle Lame una fetta della città è scivolata a valle.
Paola Calvano (Il Centro)