Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per l’Abruzzo ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Vasto contro la Regione Abruzzo e nei confronti della società Iguana S.r.l., per l’annullamento del provvedimento dirigenziale con cui la Regione ha approvato il progetto per la realizzazione ed esercizio di un impianto di ricerca e di sperimentazione per lo stoccaggio e recupero di rifiuti non pericolosi nella zona industriale di Punta Penna, all’interno del fabbricato della ditta Puccioni.
Nella sentenza n.138/2018 il TAR Pescara ribadisce ancora una volta che la valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) è richiesta a prescindere dalla localizzazione dell’impianto all’interno o all’esterno del sito di interesse comunitario (SIC), che la fascia di protezione della Riserva di Punta Aderci è una riserva a tutti gli effetti e che l’acquisizione del parere del Comitato di gestione della medesima Riserva è necessario non solo per interventi di trasformazione urbanistico edilizia del territorio, ma “in ogni caso di forme di fruizione e di uso della stessa”.
L’Assessore alle politiche ambientali e del territorio con delega alle aree protette e all’avvocatura comunale Paola Cianci: “Quanto disposto dal TAR conferma l’orientamento dell’Amministrazione Comunale di centrosinistra che negli anni ha sempre impugnato provvedimenti autorizzatori relativi a progetti privi della V.INC.A. che interessano l’area circostante la Riserva, poiché non è un perimetro urbanistico a limitare gli effetti di determinati impianti sulle aree protette e a garantirne la massima tutela ambientale. Inoltre, la stessa riflessione ci porterà a non resistere nel contenzioso che le associazioni ambientaliste WWF e Legambiente hanno attivato nei confronti del parere favorevole emesso dal dirigente del settore Urbanistica relativamente alla VINCA presentata per il progetto Escal (cementificio)”.