In occasione del quarantennale della strage di via Fani e della morte di Aldo Moro – oggi 21 aprile, ore 11,30 – si terrà presso il Multisala Cinema Corso di Vasto lo spettacolo “Io ci sono ancora. Il caso Moro 1978 -2018″, un tributo alla memoria di uno dei più grandi statisti della storia repubblicana e un tentativo di raccontare i 55 giorni del caso Moro attraverso uno sforzo narrativo ampiamente documentato, basato sulle cronache del tempo, sugli atti della Magistratura e delle Commissioni Parlamentari e sulla ricca e autorevole pubblicistica dedicata alla vicenda.
Opera firmata da Marco Bellelli per la regia di Eva Martelli con lo stesso Marco Bellelli e Paolo Sideri, un salto indietro nella storia d’Italia, un racconto appassionato, utile alla memoria collettiva e soprattutto alle nuove generazioni. Due uomini, due voci al servizio di una storia difficile e complicata. Un rebus che non trova soluzione, ma che vale la pena affrontare per capire il presente. Un percorso di ricerca che parte dal ritrovarsi in un “non luogo”, una zona d’ombra, dove l’unica certezza è che la strada si compie insieme e a turno si assumono i ruoli di questa tragedia collettiva.
Sotto il patrocinio del Senato della Repubblica e della Regione Abruzzo, la regia e il lavoro drammaturgico di Eva Martelli indagano proprio il senso di afasia che irrompe quando ci si appresta a raccontare un pezzo di storia. Lo sforzo per contrastare questa difficoltà produce frammentazione e necessità di compiere atti tesi a comprendere il ruolo del prigioniero e del carceriere. Una grande scatola al centro del palcoscenico è ciò che rende possibile sperimentare con il corpo cosa succede quando si è reclusi in una prigione fisica e mentale, cosa significa mettersi nei panni del morto, divenire un “fagotto gettato dietro il sedile posteriore della Renault color amaranto parcheggiata in via Caetani”, come scrisse Miriam Mafai il 10 maggio 1978.
Un serio gioco di pieni e di vuoti alla ricerca di un senso che possa gettare luce su un grande mistero insoluto che più di 300 studenti (205 dal Mattioli, 83 dal Mattei e 25 dal Pantini) proveranno a capire ed interpretare. Un naufragio dal quale si sopravvive cambiati e non si può far altro che “passare il testimone”.
Al termine dello spettacolo è previsto un dibattito con l’autore Marco Bellelli e la regista Eva Martelli con studenti e docenti.
Referenti del Progetto per le scuole di Vasto il prof. Mirko Menna (IIS E.Mattei) e la prof.ssa Anna Di Bussolo (Liceo Scientifico R.Mattioli).