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Bonifica sud, raddoppiati i canoni irrigui

Il Consorzio di Bonifica Sud raddoppia i canoni irrigui e si riapre la diatriba sul commissariamento dell’ente. Non si sono ancora spenti gli echi delle polemiche per l’incremento del 43% della indennità di funzione al commissario, Franco Amicone che si apre un nuovo capitolo sulla scia delle cartelle dei canoni irrigui relativi all’anno 2018 giunte in questi giorni agli agricoltori, i quali con grande sorpresa hanno trovato l’importo raddoppiato rispetto a quanto pagato lo scorso anno.

A sollevare il problema è l’ex sindaco di San Salvo Gabriele Marchese, rappresentante di AbruzzoVivo, associazione che annovera tra i suoi promotori esponenti del partito democratico e del centrosinistra locale.

Non ci risulta che il reddito da produzione agricola sia aumentato, nè tantomeno raddoppiato”, chiosa Marchese, “forse tale aumento in parte serve a pagare l’incremento dell’indennità del 43% e dei rimborsi o di altre spese inutili che il Commissario ha deliberato nei mesi scorsi?. E’ alquanto strano che rispetto a quanto avviene dentro il Consorzio di Bonifica nessuno dica niente. Così come è strano che il commissariamento duri in maniera perenne, senza ridare il governo dell’ente a chi è legittimato a farlo, cioè gli agricoltori e le associazioni agricole. Questo stato di cose deve finire, non è più tollerabile che anziché tagliare la spesa pubblica improduttiva si continui a prelevare su chi produce. Chi è deputato a farlo convochi con rapidità le elezioni consortili per ridare un governo collegiale al Consorzio di Bonifica”, è l’affondo di Marchese, il quale chiede anche come mai le associazioni di categoria tacciano sull’aumento dei canoni irrigui .

Con il precedente Commissario, Rodolfo Mastrangelo avevamo condiviso un percorso che prevedeva il censimento di tutte le particelle che prima non erano state tassate”, ricorda Camillo D’Amico, presidente regionale della Copagri Abruzzo, “Amicone, invece, ha fatto tutto in maniera unilaterale, senza coinvolgere le organizzazioni di categoria e senza prevedere un piano di rateizzazione. E’ comunque arrivato il momento di dire stop al commissariamento, che va avanti ormai da quattro anni, e di indire le elezioni consortili”.

Nei giorni scorsi era stato il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo a puntare l’indice contro il Consorzio di Bonifica Sud, criticando l’incremento del 43% di indennità al Commissario, passata da 2.100 a 3mila euro, l’aumento delle trasferte e dei rimborsi spese di trasporto per i Revisori dei Conti (per i quali sono destinati più di 29mila euro), delle spese legali e dei contenziosi per un importo di 30mila euro.

Anna Bontempo (Il Centro)

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