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Rifiuti, si arena la fusione tra EcoLan e Civeta

L’obiettivo è ridurre la frammentazione istituzionale dei servizi pubblici che operano nel settore dei rifiuti tramite un’aggregazione societaria tra il Civeta di Cupello e la Ecolan spa di Lanciano, ma l’ipotesi non trova consensi tra i sindaci dell’area frentana.

Segna il passo il progetto di fusione caldeggiato dal Commissario straordinario del Consorzio intercomunale, Franco Gerardini che nel 2016, qualche mese dopo il suo insediamento, aveva individuato nella costituzione di un gruppo di lavoro, costituito da rappresentanti del Civeta e della Ecolan, lo strumento idoneo per “valutare le azioni e gli interventi necessari per la definizione di una possibile aggregazione societaria, nonché al fine di effettuare una ricognizione delle situazioni economiche-finanziarie, patrimoniali e gestionali delle singole realtà”.

Che fine ha fatto il gruppo di lavoro? “Si è riunito più volte e ha effettuato una fotografia dello stato economico e patrimoniale delle due società”, spiega Massimo Ranieri, presidente di Ecolan, “attualmente è fermo, ma bisognerebbe andare avanti per capire se ci sono le condizioni per giungere all’aggregazione societaria. Ho portato la questione all’attenzione del Comitato ristretto dei sindaci ed in quella sede sono state manifestate una serie di perplessità riconducibili alla situazione finanziaria del Civeta”, chiosa Ranieri, secondo il quale potrebbe essere fattibile la cessione di un ramo d’azienda.

La questione è tornata alla ribalta in questi giorni alla luce della scadenza (prevista a luglio) del contratto tra il Comune di Vasto e la Pulchra. L’amministrazione, che ha fatto stimare le quote pubbliche detenute all’interno della società partecipata e alle quali è stato attribuito il valore di 1.336.311 euro, sta vagliando diverse opzioni, tra cui l’affidamento in house del servizio di igiene urbana ad Ecolan.

La società frentana, a cui il comune di Vasto ha chiesto di aderire, ha presentato un progetto preliminare con annesso piano finanziario con l’impegno contrattuale a raggiungere il 75% di raccolta differenziata (che a Vasto si attesta sul 62%), nel giro di un anno e al costo di 6 milioni e 241mila euro, comprensivo dei costi per il conferimento dei rifiuti nell’impianto di Valle Cena di Cupello.

Anna Bontempo (Il Centro)

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