Leggo da giorni articoli sulla stampa locale relativi ai diversi possibili affidamenti dei servizi di igiene urbana nel Comune di Vasto ed in particolare alla presunta ‘contrapposizione’ che parrebbe esserci tra la ECO.LAN SpA, che, su richiesta del Comune di Vasto ha redatto una proposta tecnica di riorganizzazione e miglioramento dei servizi e la Pulchra, l’ attuale gestore.
Tengo a precisare che la ECO.LAN, essendo una società a capitale interamente pubblico, non può e non ha necessità di essere in competizione con alcuno. L’affidamento dei servizi alla ECO.LAN, ovvero il cosiddetto affidamento in house, è una scelta politica che l’Ente compie, decidendo di non rivolgersi al mercato con una gara ad evidenza pubblica, bensì di ricorrere ad un’altra forma di affidamento prevista dalla normativa comunitaria e nazionale.
Rimango altresì stupito dai numeri espressi in termini di occupazione (numero dipendenti sulla commessa) non supportati da elementi oggettivi riscontrabili nei documenti ufficiali, quali ad esempio il Bilancio di Previsione della Pulchra 2018, asseverato dal Revisore dei Conti della Società stessa, che evidenzia complessivamente n. 32 dipendenti strutturati e n. 19 interinali.ùQuanto poi alla contrattualizzazione dei dipendenti, ben venga la volontà di stabilizzazione del personale, ma dal momento che nei servizi pubblici locali gli operatori ecologici sono legati al servizio e non alla Società, non si capisce perché in questi anni si sia fatto stabilmente ricorso a personale interinale invece che procedere ex lege a tutela dei diritti dei lavoratori.
Infine non posso non notare che solo oggi e solo a seguito dell’elaborazione di una proposta tecnica di riorganizzazione dei servizi per la Città di Vasto da parte della ECO.LAN SpA, la Pulchra sia stata in grado di configurare una rimodulazione dei servizi con risparmi in favore dell’Ente e tanti saluti ai cittadini che negli anni hanno pagato, per giunta senza raggiungere gli obiettivi di legge previsti per la raccolta differenziata (57,6 % RD Vasto 2017 contro l’obiettivo minimo del 65%).
Massimo Ranieri
Eco.Lan SpA