Lo zampillo è continuo e l’acqua che fuoriesce ha formato un pantano lungo la pista ciclabile di Vasto Marina che costeggia la riserva e il sito di interesse comunitario (Sic). Esattamente come era successo lo scorso anno , quando i residenti della zona segnalarono a più riprese l’allagamento dei sentieri che consentono l’accesso al mare, oltre alla paradossale situazione di vedere il prezioso liquido disperdersi lungo il terreno, mentre i rubinetti di molte zone della città e della riviera erano a secco. Sulla circostanza venne anche presentato un esposto alla Procura dall’associazione Eco School ambiente e cultura che ora, dopo la nuova segnalazione ricevuta, torna alla carica.
“Abbiamo effettuato un sopralluogo e con stupore abbiamo constatato che si tratta della stessa perdita d’acqua che si era verificata l’anno scorso, ma questa volta con una portata ancor più rilevante”, spiega il presidente del sodalizio, Paolo Leonzio, “accertata la gravità del caso, abbiamo effettuato i prelievi per verificare la qualità dell’acqua, risultata potabile. Torniamo a ribadire che l’acqua è un bene prezioso ed in quanto tale non può essere dispersa con tale negligenza, arrecando continui disagi ai residenti e ai turisti”.
Dopo aver riunito il direttivo Leonzio ha deciso di trasmettere un ulteriore esposto al Prefetto.
L’anno scorso la perdita d’acqua causò l’allagamento dei sentieri che consentono di accedere alla spiaggia, ma neanche le improvvisate passerelle di legno, sistemate per consentire l’attraversamento, riuscirono a ridurre i disagi. Si tratta di verificare ora se c’è stata una nuova rottura della condotta la cui riparazione è particolarmente problematica trovandosi in piena area Sic, oppure se la Sasi non è intervenuta a suo tempo in maniera efficace.
Anna Bontempo (Il Centro)