Le industrie sono in affanno, chiedono infrastrutture e servizi che riducano i costi del trasporto e attirino clienti. L’industriale Remo Salvatorelli punta il dito contro la Provincia e reclama attenzione per il porto. “I nostri rappresentanti in Provincia hanno fatto solo promesse“, dice Salvatorelli.
“Il consigliere Vincenzo Sputore aveva garantito la sistemazione della Sp 170 . Punta Penna aspetta e si accinge e a festeggiare la Madonna di Punta Penna con una viabilità da terzo mondo“.
Già che c’è Salvatorelli chiede notizie anche alla Regione sul dragaggio e sull’allungamento della diga foranea. “Gli industriali “, ricorda Salvatorelli ” vorrebbero l’arrivo della ferrovia . Insieme al dragaggio dei fondali , i binari sono tasselli di uno stesso mosaico necessari per lo sviluppo del porto contestualmente al rilancio economico del territorio”, ricorda l’industriale.
La realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario è fortemente voluta dalla Regione . Il 2018 dovrebbe portare davvero il dragaggio del bacino, la consegna dei box pesca e delle colonnine acqua/elettricità da parte della Regione e la risistemazione degli arredi portuali (parabordi, bitte e impianto antincendio).
“Nel progetto delle connessioni marittime verso Spagna e Croazia“, dice il sindaco Francesco Menna “attraverso il “ponte di terra” che collegherà le regioni Abruzzo e Lazio per incrementare i traffici commerciali e turistici , Punta Penna avrà un ruolo di tutto rispetto”, ha ribadito il sindaco.
Punta Penna fa parte delle aree Zes, zona economica speciale inserita nell’area che racchiude tre regioni, Marche, Abruzzo e Molise. I porti di Pescara, Ortona e Vasto sono stati inseriti ciascuno con specificità diverse.
Paola Calvano (Il Centro)