“Via libera al percorso per i pedoni, ma con precise garanzie quali l’assistenza di un tecnico naturalista durante l’esecuzione dei lavori, la questione dei punti luce e il periodo in cui verranno eseguite le opere”. Per Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino di Vasto, sono queste le condizioni da rispettare per la realizzazione del camminamento pedonale progettato a fianco della pista ciclabile che costeggia la riserva “Marina di Vasto” e l’annesso sito di interesse comunitario (Sic).
L’ambientalista interviene nella discussione che si è aperta in città sul percorso largo 1,20 metri, dice di essere favorevole, ma mette in risalto una serie di aspetti che, a suo dire, non sono stati presi in considerazione nella valutazione di incidenza ambientale (Vinca) in fase di pubblicazione. I termini per le osservazioni scadono il 17 maggio. E’ probabile che qualche associazione cittadina le presenti, anche perché sono diversi gli aspetti che nello studio redatto dal Comune non sono stati presi in considerazione.
“Sulla fondamentale assistenza di un tecnico naturalista non si fa alcun cenno nella Vinca, così come non c’è scritto nulla sulla questione dei punti luce: sarebbero da preferire luci basse, incassate a terra e a diffusione minima”, osserva Taglioli, “e non vengono neanche indicati i tempi di esecuzione dei lavori per poter escludere il disturbo alle specie ornitiche in fase di nidificazione. Altra questione riguarda, più in generale, lo studio di incidenza ambientale: questo importantissimo strumento è ridotto ormai ad un atto dovuto, la cui rilevanza ambientale e naturalistica è, paradossalmente, quasi insignificante. Anche perché in alcuni paragrafi si riduce ad un “copia ed incolla” che può generare situazioni singolari. In questo studio”, prosegue l’ambientalista, “ho notato che l’elenco delle specie ornitiche è preso tale e quale da quello da me fatto per altri documenti, ma senza riportare la legenda delle sigle per i luoghi di osservazioni degli uccelli, rendendo in questo modo la lista non efficacemente leggibile. E non è cosa da poco per un sito Sic e una riserva regionale”.
Non mancano annotazioni sulla mancata condivisione del progetto, rimarcata nei giorni scorsi dal presidente dell’Arci, Nicola Salvatorelli, ma poi smentita dai gestori della riserva, secondo i quali l’argomento è stato affrontato in una riunione del Tavolo sull’ambiente del 5 settembre scorso dove avrebbero anche garantito la supervisione durante l’esecuzione delle opere.
Per il coordinatore del Gruppo Fratino “quella di non fare costruttivi confronti preventivi e costringere poi associazioni e volontari a supplire alle carenze della Vinca sta diventando, a dir poco, cosa stucchevole. Sia chiaro che non è polemica”, precisa Taglioli, “ma semplice constatazione e mi auguro, io per primo, che per il futuro, nella riserva “Marina di Vasto”, come in altri luoghi, il confronto preventivo divenga prassi consolidata e non sollecitata”.
Anna Bontempo (Il Centro)