È trascorso un anno dalla morte di Lorenzo Di Nardo, 67 anni, di Fresagrandinaria. Un anno dopo l’avvio dell’inchiesta, le perizie, a causa della complessità del caso, non sono ancora ultimate.Il pensionato morì due giorni dopo una operazione di ernia eseguita all’ospedale San Pio.
I familiari non si danno pace e chiedono di conoscere la verità. Sulla tragedia è in corso una indagine. Tredici le persone indagate.
“Vorremmo conoscere i risultati delle perizie”, chiedono i familiari. ” Non riusciamo a rassegnarci”, dicono.
Non dovranno attendere ancora molto. Il medico legale Pietro Falco ha ultimato la relazione e presto la depositerà in procura. E’ stata una perizia molto delicata. L’autopsia venne eseguita insieme ad altri colleghi :il chirurgo Raffaele Villini e altri sei consulenti incaricati dagli indagati di assistere alla perizia medico legale. Da un primo esame non è emerso nulla di macroscopicamente rilevante e, soprattutto, riconducibile ad una conseguenza letale. Falco ha quindi prelevato tutti gli organi della vittima per eseguire accurati esami istologici che possano rivelare le cause della morte.
L’intervento a cui venne sottoposto Di Nardo doveva essere un intervento di routine . Una banale ernia. L’operazione eseguita in anestesia, a detta dei chirurghi era perfettamente riuscita. Tre ore dopo il 67enne, ricoverato in day surgery, era a casa. I problemi arrivarono qualche ora dopo: salì la febbre, e a causa di forti dolori fu necessario un nuovo ricovero. Tutto inutile.
E ora distanza di un anno la famiglia non si da pace e chiede una risposta ai tanti interrogativi. In primo luogo perché l’uomo venne dimesso poche ore dopo l’intervento chirurgico con ampie rassicurazioni. Come mai non furono individuati e diagnosticati i problemi che hanno portato al decesso del paziente? Tante le ipotesi, non ultima quella di una possibile setticemia. Per fugare dubbi e sospetti su una morte assurda, i familiari di Lorenzo Di Nardo si sono rivolti alla magistratura. Come atto dovuto la Procura ha iscritto nel registro degli indagati 13 medici.
Paola Calvano (Il Centro)