Via libera del Commissario governativo ai nuovi campionamenti per accertare la presenza di sostanze inquinanti nella ex discarica di Vallone Maltempo, i cui lavori di bonifica sono fermi da più di un anno. Il generale di brigata, Giuseppe Vadalà ha espresso parere favorevole alla collocazione dei piezometri, dispositivi che consentono di analizzare la falda acquifera e di accertare se, come hanno evidenziato le analisi commissionate da alcune associazioni, ci sono dei parametri fuori limite.
La nota con cui il Commissario governativo da il via libera ai nuovi campionamenti è del 27 marzo; in questi giorni gli uffici comunali sono alle prese con la procedura per l’affidamento dei lavori. I monitoraggi in contraddittorio con l’Arta sono stati invece avviati nei mesi scorsi per la ex discarica di via Lota, sito che insieme a quello di Vallone Maltempo è finito nella lista nera dell’Unione Europea.
In questo caso le analisi microbiologiche sui terreni hanno evidenziato alcuni parametri fuori limite: idrocarburi, nichel, nitriti ed ammoniaca, nonostante i lavori di bonifica e messa in sicurezza siano stati ultimati il 5 gennaio 2017. Sono invece fermi dal 14 febbraio 2017 gli interventi per la ex discarica di Vallone Maltempo, lungo la strada che collega Vasto con Monteodorisio. I lavori, consegnati a luglio 2016, avrebbero dovuto essere ultimati dopo quattro mesi, il 22 novembre 2016. Invece a distanza di oltre un anno il cantiere è desolatamente chiuso.
Lo stop è arrivato a causa di alcuni errori progettuali emersi durante l’esecuzione delle opere, che hanno portato alla risoluzione del contratto con l’impresa vincitrice dell’appalto. In attesa di una nuova gara verranno effettuate delle analisi specifiche, attraverso il posizionamento di piezometri, per accertare l’effettiva presenza di sostanze inquinanti e, se necessario, provvedere alla messa in sicurezza in emergenza attraverso una barriera bentonitica.
Analisi effettuate da tecnici specializzati incaricati dall’associazione Eco School Ambiente e Cultura, hanno accertato valori superiori alla norma di ammoniaca, metano, acido solforico ed anidride carbonica. A dare l’allarme nei mesi scorsi era stato il sodalizio presieduto da Paolo Leonzio, che periodicamente torna a segnalare la pericolosità ambientale del sito per il quale la Regione (e quindi tutti i contribuenti abruzzesi), pagano la maxi-multa prevista dalla procedura di infrazione comunitaria. A preoccupare l’associazione è anche l’estrema vicinanza della ex discarica con il canile municipale.
Anna Bontempo (Il Centro)