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Il futuro del Porto di Vasto è nei traffici con l’Est

I primi segnali positivi sono arrivati dall’Ucraina. Poi sono stati confermati dalla Malesia ,dalla Turchia e dalla Cina. Il porto di Punta Penna piace sempre di più ai Paesi dell’Est europeo e non solo. Nel 2017 le attività nel bacino hanno ripreso a crescere.
“Alle merci già trattate in porto negli anni passati”, conferma Pietro Marino amministratore delegato dell’AMV, agenzia marittima e delle imprese portuali ” si aggiungeranno nei prossimi mesi nuovi o ritrovati prodotti che hanno permesso un salto in avanti : traffici di grano con l’Est e Ovest Europa, componentistica delle pale eoliche e di prodotti grezzi alla rinfusa come , bentonite e urea”.
Il porto , come rimarcato più volte anche da Assovasto, rappresenta l’ancora di salvezza dell’economia locale. Le grandi industrie locali chiedono collegamenti più rapidi con il porto e la Regione le sta accontentando. In questi giorni è stata circoscritta l’area per la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario che permetterà alle aziende di arrivare con i vagoni direttamente in porto. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, punta sul porto di Punta Penna per il rilancio economico e produttivo. Lo scalo marittimo e l’ampio retroterra industriale del Sangro e del Vastese grazie alla Zes (Zona economica speciale) saranno in grado di attrarre investimenti di nuove imprese e di qualificare ulteriormente il tessuto industriale, commerciale e dei servizi già operante. I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti . Le industrie verranno più volentieri a Punta Penna anche per questo. E’ prevista inoltre l’applicazione , in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta. L’autorità marittima conferma la buona salute di Punta Penna. Il comandante Cosimo Rotolo è al lavoro per adeguare i regolamenti che renderanno più snelle e sicure le attività. L’incremento dei traffici negli ultimi mesi è stato importante. A Punta Penna sono tornate le grandi navi portacontainer.
«Si tratta indubbiamente “, dice il sindaco Menna “di una delle aree economiche più importanti del Mezzogiorno su cui qualificare una proposta di grande potenzialità occupazionale ed economica. Nel 2017 abbiamo lavorato per questo e ci stiamo ancora lavorando. L’obiettivo è rendere Punta Penna protagonista del sistema economico di quest’area, che è la più dinamica dell’intero Abruzzo».
Il piano regolatore portuale è stato approvato dal ministero dei Lavori pubblici. Non esistono attualmente altri porti con una banchina di 46mila metri a disposizione. In futuro è previsto il raddoppio della banchina. Grazie al porto, l’area Vasto-San Salvo avrà una forte spinta alla modernizzazione economica e all’allargamento della base occupazionale e gli azionisti dei colossi industriali potrebbero essere invogliati ad investire ancora sul Vastese.
Paola Calvano (il centro)
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