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Accessi al mare, ora bloccano anche le barche

Accessi al mare. E’ lecito o no chiudere i passaggi per tutelare una proprietà privata? La controversa vicenda finisce davanti ai giudici del Tribunale di Vasto. Questa volta a contestare l’occlusione illecita di un passaggio in località San Nicola, è un pescatore vastese, Alessandro Scafetta.

Il pescatore , nonostante sia assegnatario di un posto barca sul litorale vastese per trasferire le cassette di pescato dalla barca alla terra ferma deve fare un giro lunghissimo perchè due privati avrebbero chiuso il passaggio con dei cancelli.

” Il mio cliente ed il fratello sono anche caduti per questo e si sono fatti male”, dice l’avvocato Fiorenzo Cieri che rappresenta il pescatore e il fratello. ” Non potendo più passare lungo l’accesso naturale perchè recintato”,spiega l’avvocato “devono attraversare la ferrovia e fare un giro lunghissimo”.

I proprietari dei terreni recintati ritengono che sia un loro diritto proteggere la proprietà con dei cancelli. I loro avvocati, Mario Galante e Giuseppe Gileno hanno spiegato al giudice che le recinzioni tutelano la proprietà privata, ma l’avvocato Cieri facendo riferimento ad una sentenza della Cassazione confuta la tesi e ricorda.

” Se una recinzione occlude un accesso al mare è illegale”. Forte del parere dei giudici della Suprema Corte , Cieri ha chiesto al giudice Michelina Iannetta che si occupa della vicenda giudiziaria, una perizia tecnica per meglio raccontare lo stato dei luoghi.

” Abbiamo chiesto anche l’accesso in loco al giudice”, dice Cieri. ” E’ importante per capire che quei cancelli impediscono un diritto che i miei clienti hanno ricevuto dall’autorità marittima. Se sono stati autorizzati a lasciare in quel punto la barca , è naturale che deve essere permesso loro di raggiungere la barca passando dall’accesso naturale “, insiste il legale.

Per verificare chi ha ragione il giudice Iannetta ha ascoltato il parere di una quindicina di persone. Ieri mattina avrebbe dovuto sentire in aula la testimonianza del comandante della stazione dei carabinieri che ha compiuto un sopralluogo sulla scogliera. L’udienza è saltata proprio per la mancanza del militare. ” Noi insisteremo sulla perizia tecnica. E’ l’unico modo per raccontare la scogliera vastese, le sue peculiarità, ciò che è lecito fare e ciò che non può essere fatto perchè danneggia altri”, insiste l’avvocato Fiorenzo Cieri. Le decisioni dei giudice faranno da apripista ad altri contenziosi che fino ad oggi non sono approdati in Tribunale. In questo periodo c’è un’altra istruttoria aperta dal Comune e che riguarda località Casarza. La Provincia avrebbe individuato una quindicina di situazioni irregolari e chiesto al Comune di effettuare le opportune verifiche procedendo all’abbattimento di tutto ciò che risulta abusivo.

Paola Calvano (il centro)

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