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“No al cimitero gestito dai privati”

Dubbi sulla convenienza della operazione per le casse municipali e perplessità sul mancato coinvolgimento del consiglio comunale su scelte strategiche, come quella relativa all’ampliamento del cimitero. Manifestano contrarietà alla privatizzazione dei servizi,  i consiglieri comunali del M5S e della Lega che invitano l’amministrazione comunale a mettere a disposizione dei cittadini “costi e ricavi complessivi dell’attuale gestione”.  La presa di posizione delle minoranze fa seguito alla recente conferenza stampa indetta dal sindaco Francesco Menna e dall’assessore Gabriele Barisano per annunciare la privatizzazione.

“Secondo l’assessore Barisano il Comune risparmierebbe in questo modo i 90 mila euro messi in bilancio per i costi cimiteriali”, sostengono Dina Carinci e Marco Gallo del M5S, “rileviamo però che nessun riferimento in merito ai ricavi derivanti dai servizi che si vorrebbero esternalizzare viene fornito.  Nel bilancio consuntivo 2017 leggiamo alla voce “altri servizi (mattatoio e lampade votive)” ricavi per 272 mila euro e costi di 72 mila euro, con un saldo positivo per il Comune di 200 mila euro.  Questi dati pongono qualche dubbio sulla convenienza a cedere la gestione del cimitero e, comunque, evidenziano la necessità di uno scorporo dei costi del mattatoio da quelli del cimitero. Le amministrazioni di centrosinistra hanno privatizzato quasi tutto ma, almeno per il riposo eterno, garantiscano un posto esentato dall’ennesimo obolo ai privati”, concludono i consiglieri pentastellati. Anche i consiglieri della Lega manifestano contrarietà.

“Anche un altro servizio pubblico essenziale verrà infatti appaltato ad un privato”, annotano Davide D’Alessandro, Francesco Prospero e Alessandra Cappa, “ancora una volta si giustifica la scellerata scelta dietro la “foglia di fico” del risparmio per le casse comunali. Risparmio di cui ci sarebbe molto da dubitare, considerato che i dipendenti comunali, che di tale servizio si sono occupati sino ad oggi, continueranno, a svolgere il loro lavoro in altri settori comunali. La verità è che la “privatizzazione” di tale ulteriore servizio avverrà, come sempre, in danno dei vastesi, costretti a sopportarne gli ulteriori costi (quelli del privato) senza le garanzie ed il contenimento delle spese che la gestione pubblica dovrebbe assicurare”.    

Anna Bontempo (Il Centro)

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