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“No a 52 pali della luce sulla pista ciclabile”

Arrivano 52 pali della luce dell’altezza di quattro metri lungo la pista ciclabile di Vasto Marina, ma quei fari, più adatti ad un lungomare che ad un’area protetta,  mal si conciliano con la riserva e l’annesso sito di interesse comunitario (Sic). Ne sono convinte alcune associazioni cittadine che ora chiedono al sindaco Francesco Menna e agli assessori all’ambiente, all’urbanistica e ai lavori pubblici, Paola Cianci e Giuseppe Fortedi rivedere il progetto e di aprire un tavolo di confronto”.

Per garantire una migliore fruibilità del percorso riservato alle biciclette e una maggiore sicurezza l’amministrazione comunale ha programmato una serie di interventi, tra cui il ripristino e l’adeguamento della pubblica illuminazione. I punti luce previsti – 52 pali alti 4 metri al posto dei lampioncini di 90 centimetri danneggiati dai vandali subito dopo l’inaugurazione del percorso riservato alle bici, hanno per le associazioni un notevole impatto ambientale.

In attesa di capire perché la scelta sia ricaduta su quei fari, piuttosto che su luci interrate con vetro antisfondamento, sicuramente più consone ad un ambiente protetto, Arci, Gruppo Fratino, associazione antimafie Rita Atria e Peacelink Abruzzo, chiedono al Comune di soprassedere, sollevando il problema dell’inquinamento luminoso.

“Bisogna illuminare in modo naturalisticamente sostenibile la zona”, affermano Nicola Salvatorelli, Stefano Taglioli e Alessio Di Florio, “l’illuminazione compatibile con l’eco sistema dunale è rappresentata da punti luce incassati nel terreno con vetro antisfondamento, luci con tipologia a basso consumo, con diffusione verso il basso e verso l’interno della pista, non lato mare. Il problema dell’inquinamento luminoso, quasi sempre sottostimato, ha particolare impatto sull’entomofauna presente, con effetto a cascata su piante e sui chirotteri (pipistrelli)”, insistono i responsabili dei sodalizi, i quali rimarcano anche che nella Vinca (valutazione di incidenza ambientale), non è stata affrontata la delicata questione dell’inquinamento luminoso.

Resta da vedere ora se l’amministrazione comunale andrà avanti per la sua strada o se aderirà alla richiesta delle quattro associazioni. Certo è che i lavori per l’installazione dei 52 fari, a cui ne seguiranno a breve altri 42, sono già stati appaltati e aggiudicati alla Edil Asfalti srl di Città Sant’Angelo che ha vinto la gara indetta dal Comune per un importo di 64.439 euro.

Il ripristino della pubblica illuminazione lungo la pista ciclabile si è reso necessario dopo il danneggiamento dei faretti. A suo tempo erano stati scelti dei lampioncini bassi proprio in virtù delle indicazioni della Sovrintendenza diede, che oggi ha dato il via libera a pali della luce alti 4 metri. Sono sicuramente “anti-vandali”, ma creeranno altri problemi.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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