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Al Comune di Vasto nasce l’ufficio antievasione

–  Il Comune decide di intensificare la lotta all’evasione fiscale e non avendo personale adeguato alle necessità dell’ente chiede in “prestito” un dirigente ad altre amministrazioni dello Stato. Si è insediato il 1° giugno a Palazzo di città l’ex direttore dell’Agenzia delle entrate di Vasto, Maurizio Franceschini, assegnato temporaneamente, tramite l’attivazione dell’istituto del comando, al settore finanziario che presto avrà un nuovo dirigente, Vincenzo Toma.

“Il compito di Franceschini è istituire l’ufficio per la lotta all’evasione”, spiega il sindaco Francesco Menna,abbiamo deciso di avvalerci della sua professionalità in quanto il settore finanziario non dispone di un numero di addetti adeguato alle necessità dell’ente,  soprattutto in termini di riscossione delle entrate comunali,  monitoraggio dei flussi finanziari e riduzione dell’evasione fiscale”.

Franceschini aveva manifestato il proprio interesse al “comando” con una nota del 5 aprile 2018 diretta all’Agenzia delle entrate, la quale in data 24 aprile ha concesso il proprio nulla osta all’assegnazione temporanea del funzionario per la durata di un anno. Un tempo ritenuto utile per la riorganizzazione dell’ufficio finanziario. L’occasione per dare il benvenuto all’ex dirigente dell’Agenzia delle entrate è stata la conferenza stampa indetta ieri dal sindaco sui lavori del consiglio comunale.

“Le minoranze fanno affermazioni che terrorizzano i cittadini”, sostiene Menna, “mi sono impegnato a non aumentare le tasse, a cominciare dalla Tari e mi sono concentrato sulle riscossioni e la lotta all’evasione: ricordo gli oltre 2 milioni di euro che ci sono stati accreditati di recente dopo aver vinto la battaglia legale contro la Edison per le piattaforme petrolifere”.

Poi il sindaco ha posto l’accento sui grandi temi che accompagneranno l’amministrazione nei prossimi mesi: dal contratto dell’illuminazione pubblica, che risale al 2004 ed è “antieconomico per la città”, a quello per la raccolta dei rifiuti sul quale si sta lavorando per abbattere i costi di almeno 400mila euro l’anno e, per finire,  alla questione delicata della rete metanifera che vedrà garantite zone del territorio oggi non servite. Ed infine il cimitero.

“Stiamo esternalizzando i servizi per renderli moderni ed informatizzati”, annota il primo cittadino, “anche per quanto riguarda l’ampliamento siamo a buon punto”.

Immediata la replica delle minoranze. “Non facciamo terrorismo: abbiamo letto le carte del bilancio consuntivo:  i numeri, la lettera della Corte dei Conti, perfino i rilievi aspri dei revisori contabili, dicono una verità che il sindaco cerca disperatamente di nascondere”, affermano Alessandro D’Elisa, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Davide D’Alessandro e Guido Giangiacomo.

Anna Bontempo (Il Centro)

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