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Pollutri, adesso spunta la lettera di licenziamento

Una diffida a riprendere servizio “immediatamente e comunque entro le ore 16 del 5 giugno”, pena l’avvio del procedimento disciplinare che sarebbe culminato nel licenziamento. Spuntano particolari inediti sull’addio di Angelo Pollutri che il 6 giugno si è dimesso da coordinatore dello staff del sindaco Francesco Menna “per motivi professionali”, ma non senza lesinare critiche all’indirizzo delle minoranze che, in più di una occasione, avevano chiesto la revoca dell’incarico.

Da un accesso agli atti, effettuato da esponenti dell’opposizione consiliare, è venuta fuori una diffida che porta la firma della segretaria generale Angela Erspamer, la quale, facendo riferimento ad alcune assenze ingiustificate intimava a Pollutri di riprendere servizio nella giornata del 5 giugno, avvisandolo che “il mancato adeguamento comporterà l’avvio del procedimento disciplinare”, cioè il licenziamento. Il giorno dopo Pollutri si è dimesso.

“Le dimissioni mi erano state preannunciate già da diverso tempo, per ragioni di natura professionale”, dice dal canto suo il sindaco, “lo ringrazio per il lavoro svolto e gli rivolgo i migliori auguri per le nuove sfide che lo attendono. Stupisce che alcuni esponenti delle opposizioni perseverino in questa polemica inutile sul mio staff”, aggiunge, “che resta il meno costoso che la città abbia mai avuto. Sfido chiunque a voler confrontare i costi con quelli dei miei predecessori o di altri enti: scoprirebbero che non c’è un costo complessivo minore dell’attuale.”.

Le minoranze, dal canto loro, replicano a Pollutri che, nel rendere note le dimissioni, , non ha lesinato critiche all’indirizzo dei suoi detrattori, annunciando azioni legali per tutelare la sua immagine.

Invece di minacciare querele nei nostri confronti Pollutri farebbe bene a denunciare chi lo ha esposto a tali situazioni, spesso fuori dalle righe comportamentali  nei confronti delle istituzioni e dell’ente”, affermano Guido Giangiacomo,  Vincenzo Suriani,  Alessandro d’Elisa, Francesco Prospero, Davide D’Alessandro e  Edmondo Laudazi,altrimenti dovrebbe denunciare tutti i consiglieri, tredici in totale, di maggioranza e di minoranza, che lo hanno sfiduciato pubblicamente a settembre 2017, ritenendolo incompatibile con l’incarico ricoperto. Prendiamo le sue inconsistenti ed opache esternazioni nei nostri confronti come il migliore dei complimenti e  sorridiamo di fronte alle sue accuse a cui ci riserviamo di rispondere, eventualmente nelle sedi competenti . Al sindaco Menna, che già dispone di uno staff di quattro persone che, senza Pollutri, raggiunge il ragguardevole costo di oltre 90.000 euro a carico dei vastesi, chiediamo di non sostituire il collaboratore dimissionario”, concludono i consiglieri.

Anna Bontempo (Il Centro)

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