Hanno tagliato la vegetazione oltre il consentito con danni all’ambiente dunale e alterazione dello stato dei luoghi, come è stato accertato dalle guardie ecologiche volontarie. Continua ad essere oggetto di manomissioni l’area Sic (sito di interesse comunitario) che coincide con la riserva “Marina di Vasto”.
Basta farsi un giro da quelle parti per rendersi conto che, nonostante le azioni di sensibilizzazione messe in campo e le sanzioni comminate dalla polizia municipale, ci sono ancora operatori che non esitano a tagliare la vegetazione protetta come se stessero sfalciando l’erba del proprio giardino, dimenticandosi che la loro attività incide su un’area sottoposta a tutela da leggi nazionali e comunitarie. La novità rispetto al passato è che, dopo l’intervento alquanto radicale messo in atto, è stato apposto un cartello con la scritta “area sottoposta a ripristino ambientale”. Oltre al danno la beffa?
“Verificheremo i lavori fatti”, promette l’assessore alle politiche ambientali, Paola Cianci, “insieme a Demetra e all’ Università del Molise è stato predisposto un disciplinare che definisce gli interventi sperimentali di ripristino ambientale che saranno monitorati per verificarne l’efficacia. Nelle more della sua approvazione sono comunque consentiti gli interventi per garantire l’accesso al mare. Il tutto verrà coordinato con i soggetti gestori della riserva, cioè Wwf, Legambiente e Iaap”, conclude la delegata della giunta Menna.
Le guardie ecologiche, dal canto loro, non hanno dubbi: l’intervento effettuato ha comportato l’alterazione dello stato dei luoghi.
“C’è stata manomissione dell’ambiente dunale”, taglia corto Stefano Taglioli, coordinatore del gruppo fratino, “i problemi relativi alla conservazione di quel sito sono peggiorati rispetto agli anni passati. Questo è dovuto, con ogni probabilità, alla mancanza di confronto operativo con i protagonisti della gestione”.
Molti invocano i controlli della polizia municipale che in passato hanno accertato le violazioni, comminando le relative sanzioni. Esiste ed è ancora in vigore una ordinanza sindacale che disciplina il taglio della vegetazione erbosa, vietando interventi che comportano danni all’ambiente dunale e l’alterazione dello stato dei luoghi, perseguibili penalmente.
Il provvedimento, emanato sulla scorta delle pesanti manomissioni che si sono verificate negli anni passati ai danni dell’ambiente dunale, costringendo le associazioni ambientaliste a denunciare alla Procura gli autori dello scempio, disciplina il taglio a raso della vegetazione erbosa ai margini della pista ciclabile di Vasto Marina e prevede sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 100 ad un massimo di 500 euro per chi non rispetta l’ordinanza.
Anna Bontempo (Il Centro)
Foto di Giangranco Daccò