Prima hanno preso a sassate le vetrate della balaustra della passeggiata nord del lungomare, poi, hanno cosparso la sabbia con i frammenti di vetro. Subito dopo hanno raggiunto il parco giochi accanto al pontile e hanno imbrattato i giochi. Ma, se l’obiettivo dei vandali era quello di devastare un angolo di città nel giorno dell’assalto alla spiaggia, il piano è fallito. Sll’alba, la Protezione civile è entrata in azione per sistemare i danni ed eliminare pericoli.
Il Comune ha posto rimedio in poche ore all’ultima notte di follia sulla riviera. Il problema dei teppisti però sta esasperando tutti. I vandali ormai periodicamente tornano a danneggiare la città.
La notte fra sabato e domenica una banda, probabilmente di ragazzini, ha preso di mira per l’ennesima volta il quartiere rivierasco, oggetto da inizio anno di 4 spaccate e incenti dolosi. E’ stato un residente a scoprire il nuovo raid: la furia dei teppisti si è concentrata contro le balaustre che delimitano la passeggiata all’altezza del monumento alla Bagnante. Dopo essersi procurati dei grossi sassi, hanno fatto a pezzi le vetrate. Poi, hanno gettato parte dei vetri sulla sabbia. Un accanimento assurdo e ingiustificato.
“Questi scellerati sono ormai scatenati e lanciano continue sfide alla gente perbene e all’amministrazione comunale”, lamenta il consigliere della Lega Davide D’Alessandro, “distruggono con determinazione e cattiveria con il solo scopo di spaventare e arrecare danno, l’auspicio è che vengono immortalati dalle telecamere e puniti come meritano”.
E’ quanto si augurano anche i cittadini per i quali quello che accade ormai quasi ogni notte si può descrivere con la formula “atti delinquenziali” ormai non più tollerabili. Anche perché ai raid vandalici si uniscono le spaccate ai finestrini delle autovetture, probabilmente a scopo di furto. “Gli autori vanno identificati e puniti subito”, insite D’Alessandro.
Lo scorso anno gli atti di vandalismo compiuti in danno di beni pubblici sono costati al Comune circa 400mila euro. Una cifra consistente che potrebbe essere utilizzata, invece, per opere utili alla collettività.
Il sindaco Francesco Menna, nel condannare l’accaduto, si appella alla collaborazione dei residente: “Chi ha visto qualcosa lo segnali al 113 o al 112”, dice, “chi ha distrutto le vetrate ha danneggiato tutti noi. L’arredo urbano è di tutti. Possibile che ci siano persone che si divertono a distruggere questa città? Chi sa parli“, conclude il sindaco, “Farà del bene all’intera collettività”. E in città c’è già chi rispolvera una vecchia proposta dell’opposizione: una taglia per scoprire i vandali.