E’ da un po’ di tempo che non si parla più dell’ospedale di Vasto, quasi come se tutti i problemi si fossero improvvisamente risolti e tutto funzionasse per il verso giusto.
Invece purtroppo non è così, e il silenzio che c’è è ancora più preoccupante di tutte le lamentele e le proteste che via via nel corso del tempo si sono succedute, riguardo le carenze e le in adempienze sull’ospedale, e che si sono progressivamente e apparentemente spente.
Il motivo di tutto ciò non è certamente da riferire al fatto che le questioni sollevate negli anni precedenti non esistono più, ma ad una ancor più paventato e preoccupante scoramento generale, sia da parte del personale che lavora all’interno, sia della politica, che dell’opinione pubblica, che assistono disorientati ad un progressivo impoverimento del nostro nosocomio, con una sorta di impotente rassegnazione.
Del nuovo ospedale non si parla più, e il sottoscritto individuato da Presidente della Giunta Regionale, quale “ facilitatore “ per la realizzazione della struttura, nonostante tutti i tentativi fatti per cercare di fare partire la procedura, ha dovuto realizzare che non c’è la volontà politica perché ciò avvenga, anche perché nel frattempo la Regione ha deciso dare priorità alla costruzione del nuovo ospedale di Teramo e alla ristrutturazione dell’ospedale di Giulianova, dimenticando Vasto.
Non si parla più nemmeno del servizio di emodinamica, più volte evocato e per il quale in tanti si sono spesi sul nostro territorio, affinché vedesse la luce, e invece silenzio assoluto da parte dell’assessore alla sanità e da parte della ASL .
Non si parla più nemmeno dei tanti problemi quotidiani che affliggono l’ospedale, quale la impossibilità di eseguire prestazioni per esterni, da parte del servizio di radiologia; della difficoltà di eseguire interventi chirurgici, da parte della chirurgia generale, per carenza di personale medico e degli anestesisti, e frattempo sono stati interrotti anche gli interventi per i bambini al di sotto dei 10 anni, senza che la ASL abbia preso iniziative conseguenti; della scomparsa del reparto di gastroenterologia, declassato a unità semplice, dopo essere stato ai vertici della sanità regionale, in fatto di professionalità e competenza; del reparto di geriatria, anche esso cancellato dall’atto aziendale della ASL; del servizio di osservazione breve del Pronto Soccorso, a suo tempo inaugurato e mai dotato di dotazione strutturale adeguata.
E si potrebbe continuare ancora per molto, ma ciò che al sottoscritto preme far sapere è che egli continuerà a sollecitare la politica regionale, con ogni mezzo, e quella locale, in particolare il Sindaco di Vasto, troppo silente e accondiscendente su questioni così delicate, anche se incoraggiato in diverse occasioni dal sottoscritto, e che sulle esigenze dell’ospedale di Vasto non si può e non si devono fare passi indietro. Si tratta di difendere la dignità e la salute di un territorio e bisogna reagire e non assecondare lo scoramento e coloro che non hanno a cuore gli interessi del Vastese.
Mario Olivieri – Consigliere Regionale